Descripción
Incisione di Fabio Mauroner, uno dei più grandi e stimati acquafortisti italiani della prima metà del 900. Acquaforte (i. 301 x 252 mm) stato unico, 2 esemplari n. 11 e 57 su 100, firmata in basso a destra; anno 1926. [.] nell'incidere il transetto sud della Basilica di S. Marco, Mauroner ricopre tutta la lastra col suo segno breve e fortemente inchiostrato senza tralasciare alcun dettaglio. La sapiente modulazione del chiaroscuro e l'attenta costruzione prospettica, aiutata da alcuni accorgimenti come il doppio ambone in primo piano a sinistra e la lampada sospesa, costruiscono l'illusione spaziale. Amico di Amedeo Modigliani, Arturo Martini e Francesco Malipiero, Fabio Mauroner era profondamente innamorato degli incisori veneziani del settecento, al punto da rievocare nei suoi lavori quell'epoca e reinterpretandola in chiave poetica nuova e attuale. Aveva come ulteriore modello gli incisori inglesi e americani come Whister, Synge, Brangwyn, Pennell, Roth, Taylor Arms abili e tecnicamente ferrei specie nelle vedute urbane, un filone importante e considerato dell'acquaforte internazionale primo-novecentesca. Il percorso artistico di Mauroner lo accosta, attraverso gli incisori inglesi e americani in Italia, a quella corrente degli acquafortisti e vedutisti come Emanuele Brugnoli, Giuseppe Miti Zanetti, Antonio Carbonati e Benvenuto Disertori. Numerose sono le sue incisioni dedicate a Venezia, con i suoi luoghi reconditi e i suoi dintorni lagunari, resa in senso scenografico e architettonico insieme all'attenzione per l'aspetto pittorico e atmosferico ottenuto con l'acquatinta e la mezzatinta. Ci sono poi le vedute di Firenze, di Roma e delle città dell'Umbria e del Lazio in cerca di luoghi solitari carichi di memorie storiche e romantiche suggestioni, fino a quelle francesi e quelle della Tunisia dove soggiornò nel 1922. Pochi nella sua produzione sono i ritratti (solo 7), ma molto belli, intensi e potenti. Nel 1984, in occasione del centenario della nascita, una mostra dell'intera opera incisa allestita a Udine ha restituito a Fabio Mauroner, definito dai suoi contemporanei l'ultimo vedutista veneziano e dal critico inglese Springer un poetico ritrattista del paesaggio, il ruolo che gli spetta nella storia dell'incisione italiana novecentesca ancora così ricca di sorprendenti riscoperte. Fabio Mauroner incisore. Cat. A cura di Isabella Reale, Guido Perocco. Geap. Pordenone, 1984. Cat. 89, p. 90. N° de ref. del artículo ABE-1610970579121
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