Descripción
Gessetto blu misure: mm 555 x 370 Pittore italiano. Dal 1906 frequenta l'Accademia di Belle Arti di Brera per poi, l'anno successivo, trasferirsi a Monaco di Baviera dove si iscrive alla Reale Accademia ed entra in contatto con esponenti delle avanguardie artistiche europee confrontandosi con la pittura dei Fauves e degli Espressionisti. Ritornato in Italia, si stabilisce tra Roma, Terracina e Positano alla ricerca di luci che definiscano volumi chiari e compatti. Dal 1913 si dedica alla rappresentazione di nature morte caratterizzate da colori solari e composizioni misurate. Rientra poi a Milano ma sceglie di prendere le distanze dall'agone artistico ufficiale benché dal 1920 al 1948 partecipi regolarmente alle Biennali di Venezia. Del 1922 è la prima mostra personale alla Bottega di Poesia. Ritiratosi presto sul Lago Maggiore Espone alla Prima e alla Seconda Mostra del Novecento Italiano rimanendo tuttavia fedele a composizioni solide e concrete, benché semplificate, senza condividere le scelte impressioniste allora in voga. Con il Gruppo Novecento espone regolarmente in tutta Europa, negli anni 30 vince diversi premi. Nello stesso periodo, sui richiesta dell'architetto Piacentini, affresca una sala del Palazzo di Giustizia di Milano. Nel foglio viene rappresentata a figura intera, rivolta di profilo destro, una donna. Pochi tratti netti e lunghi definiscono la sua figura; indossa un abito tradizionale sardo, la gonna ampia e leggermente panneggiata con le sfumature create dal gessetto scende fino alla base del soggetto richiuso da una linea orizzontale. La donna è appoggiata allo stipite di una porta come se stesse aspettando l'arrivo di qualcuno. Una mano poggia sul fianco, l'altra è nascosta nella tasca, i capelli sono coperti da uno scialle e lo sguardo è rivolto altrove. In basso a matita la firma: S Penagini. Al verso, come in un non finito, vengono raffigurate tre donne sedute all'esterno, avvolte in ampi mantelli una ha in grembo un fanciullo, paiono intente in un muto dialogo; le figure trasmettono una sensazione solenne, antica. A grafite in alto a sinistra, chiaramente riferito alla figura disegnata al verso: 2/giovane sarda e nell'angolo in alto a destra timbro tondo: Galleria del Disegno Milano 244 aggiunto a penna sfera. Il disegno è da collocare al 1920 quando Penagini parte con la famiglia per la Sardegna, soggiorna a Sinnai, Aritzo, Atzara e in altre località del centro e della costa. Buono stato di conservazione eccetto tracce di scotch e qualche forellino tracce di antichi montaggi. N° de ref. del artículo 002198
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