Descripción
a cura di Enza Del Tedesco e Alberto Zava. Fabrizio Serra, 2009, pp. 284 -- Nella ricorrenza del primo centenario della nascita di Guido Piovene (1907-2007), la Regione Veneto, in collaborazione con vari enti culturali ed università, ha dato il via ad una serie di iniziative tese a celebrare questa ricorrenza: fra esse, anche un convegno di studi dal titolo Viaggi e paesaggi di Guido Piovene, ideato e organizzato da Giancarlo Galan, da Cesare De Michelis e dai rispettivi Dipartimenti di Italianistica di afferenza, convegno che si è tenuto tra Venezia (Aula Magna Ca' Dolfin) e Padova (Sala degli Anziani, Palazzo Moroni) nelle giornate del 24 e del 25 gennaio 2008. Di esso si pubblicano ora gli atti in questo volume, destinato, per merito del tenore qualitativo degli interventi critici che lo compongono, a divenire un eccellente contributo scientifico sullo scrittore vicentino. L'argomento prescelto si presta a mettere in luce meglio di ogni altro la produzione sia narrativa che saggistica pioveniana. Infatti se esistono due parole chiave in grado di dare conto in termini eccellenti dell'articolato laboratorio della scrittura di Guido Piovene, lungo tutte le sue scandite realizzazioni, ossia in prove che vanno dalla novella al romanzo, dal reportage all'intervento giornalistico, dal saggio al pamphlet, queste sono per antonomasia il viaggio e il paesaggio. A patto che assumiamo i due termini in accezioni che spaziano dal letterale all'allegorico, ossia leggendole anche in quanto paradigmi di conoscenza dalle valenze interiori. La doppia griglia suggerita dai due termini, infatti, sia che li cogliamo isolatamente, sia in reciprocità, è capace di individuare alcuni percorsi interpretativi di singolare interesse. I contributi che appaiono pubblicati in questa sede si sono occupati di molte delle 'geografie dell'anima' esperite dal vicentino: viaggiatore straordinario degli spazi e dei tempi a lui contemporanei, dotato di un occhio così penetrante da dischiudere dinanzi all'orizzonte ricettivo del destinatario ipotesi 'visive' e 'visionarie' che restano ancora magistrali. Sommario: Giancarlo Galan, Presentazione. Ilaria Crotti, Prefazione. Gilberto Pizzamiglio, Guido Piovene alla Fondazione Giorgio Cini; Ilaria Crotti, Agli esordi del paesaggio-uomo: Il ragazzo di buona famiglia; Ricciarda Ricorda, Immagini d'Inghilterra, tra giornalismo e narrativa; Enza Del Tedesco, Il paesaggio come innocenza in Lettere di una novìzia e altrove; Michela Rusi, «Camminare per capire»: la passeggiata nella scrittura di Guido Piovene; Silvana Tamiozzo Goldmann, Appunti sul Viaggio in Italia; Paolo Leoncini, L'Islam di Piovene; Monica Giachino, «Quei due o tre punti di paesaggio assoluto, che per me sono idee»; Matilde Dillon Wanke, Il paesaggio lombardo in Guido Piovene; Giorgio Pullini, Veneto e Campania in Viaggio in Italia di Piovene; Alberto Zava, Dall'Unione Sovietica: paesaggi degli anni Sessanta; Nicola Turi, L'ira delle Furie: Piovene e la crisi del romanzo; Giovanna Romanelli, I paesaggi di Madame la France di Guido Piovene; Patrizia Zambon, Una città di diamante: su Inverno d'un uomo felice; Andrea Zanzotto, Paesaggi pioveniani:puntualizzazioni intorno alla dimensione poetica de Le stelle fredde; Manuela Brunetta, «La convergenza tra la più assoluta sincerità e un'ambiguità altrettanto assoluta»: Zanzotto lettore de Le stelle fredde di Piovene; Cesare De Michelis, Tutto è viaggio, anche un'idea. N° de ref. del artículo ca1533
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