Descripción
edited by Giampiero Scafoglio. Fabrizio Serra, 2015, voll. 2, pp. complessive 324 --- At present the Epic Cycle has become a subject à la page, much better known than a few years ago and much more attractive in the eyes of scholars. The synergy between the cyclic epics and Homeric studies has created a virtuous circle, insofar as the former has benefited from the theoretical and methodological discussion over the latter; but at the same time a clearer vision of the Epic Cycle has increased the knowledge and improved the view of the Iliad and the Odyssey. In this volume the articles differ widely from each other as also in their basic ideas on Homeric and cyclic poetry, approaches and working methods; but their diversity is a great opportunity to present a plurality of views that could engage in a lively and constructive dialogue, and help to produce an overall picture that went to capturing something of the Epic Cycle's complexity and multi-faceted nature. So the purpose of this volume is not to study the Epic Cycle in an isolated and 'static' fashion, but it is to try to view it in its dynamic and diachronic development; to judge it against the backdrop of the oral tradition and the rhapsodic practice; and to put it in relation to other contemporary and later cultural and literary productions. The first part of the book is devoted to the Epic Cycle viewed in the context of archaic culture, hand in hand with the Homeric poems, but including discussion too of Hesiod. The second part, on the other hand, deals with the presence of the Epic Cycle in later literature, covering a long period from the Hellenism to Late Antiquity. Oggi il Ciclo epico è diventato un soggetto di moda, molto più conosciuto rispetto a qualche anno fa e molto più attraente agli occhi degli studiosi. La sinergia tra le epopee del Ciclo e gli studi omerici ha creato un circolo virtuoso, in quanto la prima ha beneficiato della discussione teorica e metodologica su questi ultimi; ma allo stesso tempo una visione più chiara del Ciclo epico ha aumentato la conoscenza e migliorato la prospettiva sull'Iliade e sull'Odissea. In questo volume gli articoli sono molto diversi gli uni dagli altri, sia nelle idee di base sulla poesia omerica e del Ciclo, sia sugli approcci e metodi di lavoro; ma la loro diversità è una grande opportunità per presentare una pluralità di punti di vista che potrebbero intrecciarsi in un dialogo vivace e costruttivo e contribuire a produrre un quadro complessivo che potrebbe catturare qualcosa della complessità epica e della natura multiforme del Ciclo. Così lo scopo di questo volume non è studiare il Ciclo epico in un modo isolato e 'statico', ma di tentare di visualizzarlo nel suo sviluppo dinamico e diacronico; giudicarlo sullo sfondo della tradizione orale e della pratica rapsodica; e di metterlo in relazione con altre produzioni culturali e letterarie contemporanee e successive. La prima parte del volume è dedicata al Ciclo visto nel contesto della cultura arcaica, di pari passo con i poemi omerici, comprendendo nella discussione anche Esiodo. La seconda parte, invece, si occupa della presenza del Ciclo epico nella letteratura successiva, dall'Ellenismo all'età tardoantica. Sommario / Contents: I. Giampiero Scafoglio, Introduction. An Epic Cycle revival; Gregory Nagy, Homeric cross-referencing to a Cyclic tradition of performance; Giampiero Scafoglio, Un guerrier qui vient de loin. Ajax de la tradition pré-homérique à l'Iliade; Françoise Létoublon, Le Palladion dans la guerre de Troie: un talisman du cycle épique, un tabou de l'Iliade; Elton T. E. Barker, Joel P. Christensen, Odysseus's Nostos and the Odyssey's Nostoi: rivalry within the Epic Cycle; Jonathan S. Burgess, The Death of Odysseus in the Odyssey and the Telegony; Livio Sbardella, La Teogonia esiodea e quella ciclica: competizione narrativa e tradizioni rapsodiche. Authors and abstracts. II. Jean-Fabrice Nardelli, L'Orient dans le Cycle; Evina Sistakou, The epic mythology in. N° de ref. del artículo ca2627
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