Descripción
"Una cum quibusdam aliis commoditatibus, ut subiecta epistola latius declarat". "Accessere insuper eiusdem Azonis quaestiones, quae Brocardicae appellantur, à doctissimis diu desideratae, & è tenebris iam erutae, nunc primum in lucem editae". "Adiectus quoque rerum, et verborum toto opere memorabilium, geminus index". Opera in due parti in unico volume. Testo latino, su due colonne. Cm.32x21,6. Pg.(80), 644 (con doppia numerazione per pagina), (8). Segue, con frontespizio autonomo, "Brocardica Aurea Azonis bononiensis . in quibus omnes fere iuris antinomiae resoluuntur, atque concordantes leges sub suis locis collocantur. Nunc demum postliminio restituta, & ad studiosorum commodum in lucem aedita. Accessit tabula rubricarum & index omnium locorum communium, qui in hoc libro continentur, quo lectoribus facilissime succuratur". Venetiis, Apud Franciscum Bindonum 1566. Pg.(4), 86 (con doppia numerazione per pagina). Legatura in piena pergamena, rinforzata al dorso. Cartigli e capilettera incisi. I due frontespizi sono caratterizzati da marca tipografica raffigurante un occhio aperto poggiato sopra uno scettro sostenuto da una mano su cui è avvolto un serpente che si morde la coda. Ai lati dello scettro due ramoscelli piegati in forma circolare. Assai fresco esemplare, solo lieve alone alle ultime sei carte. Azzone (Bologna, 1150?1225) fu allievo del celebre glossatore bolognese Giovanni Bassiano. "Il suo nome, qualificato come legum doctor, compare in numerosi documenti pubblici e privati del Chartularium Studii Bononiensis, l'archivio dell'università (chiamata Studium fin dal 1088, anno della fondazione) di Bologna, spesso accompagnato a quello di Ugolino del Prete, suo collega di insegnamento. L'ultimo documento in cui vi è traccia del nome di Azzone è datato 1220. Scomparve qualche anno dopo, nel 1225 (alcune fonti riportano il 1230 come data di morte). L'opera principale di Azzone è la "Summa codicis", che ebbe un immenso successo e avrebbe rappresentato il manuale di diritto romano per eccellenza nel Medioevo. La prima versione, Summa super Codicem, fu scritta tra il 1208 e il 1210 e fu erroneamente attribuita a Rogerio. Con il nome di Summa codicis e nella versione finale, per secoli fu considerata il manuale del perfetto giurista per antonomasia: era obbligatoria la sua conoscenza per poter accedere al collegio dei dottori di legge. Un aneddoto racconta che fu coniato appositamente un motto molto diffuso negli ambienti giuridici: "Chi non ha Azzo, non vada a palazzo", per significare che la mancata conoscenza della Summa era condizione ostativa all'accesso alla carriera degli aspiranti dottori in legge. Sull'esattezza del nome vi è incertezza: dalle fonti, ci è pervenuto in varie forme come Azzone Soldanus, Azzone dei Porci, Azo, Azone, Azzo, Azzolenus e Azolino Porcius o Portius" (da "wikipedia"). I "Brocarda" della seconda parte sono una sorta di proverbi giuridici, sull'esempio di Ottone Pavese. > Sapori, 143-144, cita le edizioni 1572 e 1581. Adams, I, 2365. 2250 gr. N° de ref. del artículo 107605
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