Descripción
Fabrizo Serra, 2012, pp. 272 con 26 figure e XII tavole in bianco/nero n.t. BIBLIOTECA DI «STUDI ETRUSCHI» A cura dell'Istituto Nazionale di Studi Etruschi ed Italici Diretta da Giovannangelo Camporeale -- L'importanza avuta dall'acqua nell'antichità è rivelata pienamente da quanto traspare sia dalle testimonianze letterarie, sia da quelle materiali. Soprattutto il fluire continuo che si osserva per le acque sorgive suggerisce immediatamente il perpetuarsi e il rinnovamento dell'esistenza attraverso il ciclo biologico naturale. Al pari degli altri elementi naturali, l'acqua dovette apparire sempre animata, viva e la natura di ciò che la rendeva viva non poteva che essere di origine divina: la sua sacralizzazione non può dunque apparire che il logico esito di questo modo di pensare. Su questa base, scopo precipuo del volume è coniugare l'esame delle manifestazioni cultuali rivolte all'acqua con l'analisi di eventuali resti strutturali o materiali, proponendo, laddove possibile, interpretazioni del culto e delle divinità ad esso correlate. L'ambito geografico della ricerca è quello compreso nelle Regiones VI Umbria e VII Etruria, secondo i confini loro assegnati in antico e definiti a partire dall'età augustea, evidentemente sulla base di fondamenti politici e sociali ben precisi, d'altro canto pienamente confermati anche dai rinvenimenti archeologici. Sono poi inclusi nell'analisi anche i santuari caratterizzati da culti idrici appartenenti all'Etruria nova, territorio del quale avevano del resto percezione già pienamente definita gli autori antichi, nonché quelli relativi all'Etruria campana. Con analogo criterio, per i luoghi di culto dell'Umbria antica, l'esame è stato esteso anche a quei distretti - pure al di fuori dei limiti che definivano la regione in età romana - di cui le fonti, letterarie e archeologiche, concorrono a riconoscere l'appartenenza originaria all'ethnos umbro. Sommario: Nota introduttiva: I precedenti della ricerca; Le manifestazioni più antiche del culto in contesti particolari: le cavità naturali (Neolitico; Eneolitico; Età del Bronzo); Un caso dell'età del Ferro: l'area sacra in località Banditella di Canino. Capitolo 1. Età arcaica e classica: Etruria propria ed agro falisco-capenate (Vulci, Fontana/Carraccio dell'Osteria; Civita Castellana, Celle; Civita Castellana, Ninfeo Rosa; Orvieto, località Capretta; Perugia, Colle Arsiccio di Magione; Perugia, Pasticcetto di Magione; Lucca, Buca di Castelvenere; Arezzo, Fonte Veneziana; Orvieto, località Cannicella; Monte Falterona, Lago degli Idoli; Cerveteri, Valle della Mola; Chianciano Terme, località Sillene; Vulci, Fontanile di Legnisina; Narce, Monte Li Santi-Le Rote); Etruria nova (Marzabotto, santuario fontile; Monte Bibele); Etruria campana (Pontecagnano, località Pastini); Umbria (Riolo Terme, Grotta del Re Tiberio; Terni, Grotta Bella; Assisi, Torre Messere; Foligno, Plestia/Colfiorito; Montefortino di Arcevia. Capitolo 2. Età ellenistica: Etruria propria ed agro falisco-capenate (Lago di Bracciano, Vicarello; Volterra, Fonte di Docciola; Corchiano, Caverna dell'Acqua e Caverna della Stipe; Cetona, Grotta Lattaia); Etruria campana; Umbria (Narni, Fonte Feronia; Pesaro, Località S. Veneranda; Bagno di Romagna; Fossato di Vico, località Aja della Croce). Capitolo 3. Età romana: Etruria (Cerveteri, Pian della Carlotta; Chiusi, Località Ponte Rovescio; Arezzo, le acque 'magiche' di Poggio Bagnoli); Umbria (Todi, località Cesadoro; Todi, Massa Martana). Capitolo 4. Luoghi di culto probabilmente legati all'acqua: Etruria (Cerveteri, località S. Antonio; Cerveteri, Valle Zuccara; Veio, località Portonaccio; Vulci, Musignano); Umbria (Amelia, località Montecampano; Foligno, località Nocette di Pale). Capitolo 5. I materiali votivi: Votivi metallici (Bronzetti figurati di tipo schematico; Bronzetti figurati a tutto tondo; Votivi metallici di tipo particolare; Aes rude e monete); Votivi fittili (Bambini accovacciati o seduti; Bambini in fasce; Votivi anatom. N° de ref. del artículo ca1494
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