Descripción
Volumetto in 16° (cm 9,0 x 15,5), pagg 640. Legatura in pelle coeva, provato dal grande uso. Le pagine sono ben leggibili, ma danneggiate dal tempo. Il dorso (foto) ha perso il titolo, nella prima pagina annotazioni varie a penna, da mani e penne diverse, con un Memento Mori a stampatello. Nella seconda e terza pa-gina annotazioni del 1798. Ovidio fu un poeta romano tra i maggiori elegiaci. Nacque da una famiglia di rango equestre. Nell'8 d. C. fu costretto a lasciare Roma e a prendere la via dell'esilio, poiché, in occasione dell'elaborazione del testo L'Ars amatoria, che spingeva le donne dell'epoca a commettere adulterio, non rispettò le regole emanate da Augusto. Passò così il suo esilio a Tomi, città situata nell'attuale Romania, nella quale visse gli ultimi anni della sua vita senza mai riuscire a tornare a Roma. Strutturata come una sor-ta di calendario poetico, i Fasti è un poema scritto in distici elegiaci in cui, Ovidio, analizza le feste, i riti e i culti romani contestualizzandoli mese per mese. Degli iniziali dodici libri programmati, Ovidio riuscì a com-porne solo sei: quelli relativi ai mesi da gennaio a giugno. Accadde per via del noto esilio, che non compor-tava la perdita dei beni o dei diritti civili, ma che costò ugualmente dolore al poeta latino, non permetten-dogli di terminare l opera. A Tomi Ovidio rimase fino alla morte, non avendo ottenuto neppure da Tiberio la revoca del decreto. In viaggio verso l'esilio compose i due primi libri dei Tristia, seguiti nel 12 d. C. da altri tre; in esilio scrisse le Epistulae ex Ponto, elegie in forma epistolare, dedicate ognuna a un amico a Roma. N° de ref. del artículo ABE-1677183976001
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Detalles bibliográficos
Título: Libri Fastorum, Tristium et ex Ponto. ...
Editorial: Libri Fastorum, Tristium et ex Ponto. Omnibus fere heinsianae recensioni respondentes, cum notis ex-cerptis, qua ex editione P. Biman Belgae, qua ex schedis anonymi dalmatae
Año de publicación: 1726
Encuadernación: Rilegato
Condición: discreto