Descripción
2 parti in un vol. in-folio, pp. (4), 92; (4), 72, (8) contenente gli indici di entrambe le parti. Legatura ottocentesca in mezza pelle verde, tit. oro e fregi al dorso, piatti in cartone marmorizzato. Alla sguardia nota autografa coeva che indica il volume come dono del Cavalier Sebastiano Ferrari di Castelnuovo Bormida alla nipote Camilla A Modesto Paroletti si deve il testo descrittivo a fronte di ognuna delle 32 tavole incise all'acquatinta da Giacomo Arghinenti dai disegni di Marco Nicolosino e con fine coloritura coeva all'acquarello. I Santuari raffigurati sono quelli di: Vicoforte, Sacra di San Michele, Consolata di Torino, Nostra Signora della Misericordia presso Savona, Madonna dei Fiori a Bra, Santuario di Graglia, Nostra Signora di Myans presso Montmelian, Madonna della Guardia presso Genova, Madonna dell'Orto presso Chiavari, Madonna di San Giovanni a Sommariva del Bosco, Madonna di Moretta presso Saluzzo, Sacro Monte di Crea, Madonna di Belmonte presso Valperga, Annunciata di Chieri, Madonnetta di San Nicola a Genova, Sant'Ignazio nella Valle di Lanzo, Acquasanta presso Voltri, Madonna della Sanità presso Savigliano, Sant'Ospizio presso Villafranca, Santuario di Oropa, Sacro Monte di Orta, Sacro Monte di San Carlo sopra Arona, Madonna del laghetto presso La Turbie, Sacro Monte di Varallo, San Giovanni d'Andorno, San Giulio d'Orta, Madonna del Castello a Caraglio, San Chiaffredo presso Crissolo, Madonna delle Grazie a Cherasco, Nostra Signora di Montechiaro, Madonna della Stella a Trana, Abbazia di Altacomba.Splendida e dettagliatissima pubblicazione sui Santuari, molti dei quali poco noti nelle valli delle Alpi, del Piemonte, della Savoia e della Liguria. L'opera completa è di difficile reperibilità. L'iconografia è di grande importanza, in quanto illustra alcune località altrimenti mai raffigurate in epoca antica. Frequenti macchie di umidità sparse più forti in una decina di tavole, ma tutte con una buona coloritura dell'epoca.NICOLOSINO (Savigliano 1787 - 1856) litografo, esperto di disegno e di architettura (aveva frequentato l'Ecole Polytechnique a Parigi), giunse trentenne a Torino e pubblicò, in collaborazione con Paroletti, litografie presso vari editori e librai, tra cui queste vedute edite da Gio. Batta MAGGI nel 1827. Peyrot, Torino nei secoli, I pp. 435 e 454. Cultura figurativa e architettonica negli Stati del Re di Sardegna, vol. III, n. 1401. N° de ref. del artículo bc_45396
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