Discorsi di guerra. Il prologo del conflitto iracheno nella stampa britannica e italiana (Il Filarete. Fac. lettere e filos.-Un. MI) - Tapa blanda

Il libro presenta un'analisi linguistica dei discorsi giornalistici che hanno preceduto la guerra in Iraq del 2003, affrontando la questione del ruolo della lingua nella rappresentazione e costruzione della realtà e proponendo al tempo stesso un modello teorico di analisi del discorso che associa l'intento critico e gli strumenti teorici della critical discourse analysis (CDA) con il rigore metodologico e gli strumenti quantitativi propri della linguistica dei corpora. Vengono in tal modo riprese le fila del dibattito, avviato alcuni anni fa, sui limiti della CDA - percepita da alcuni come eccessivamente ideologica e poco ancorata al dato linguistico - e su come superarli, pur mantenendo i presupposti di tale disciplina, che ne fanno un valido strumento di lettura e interpretazione dei testi in una società in cui la comunicazione di massa assume un ruolo sempre più cruciale. L'analisi, condotta su un corpus di articoli giornalistici britannici e italiani che coprono il periodo intercorso fra il discorso di Bush sull''asse del male' (gennaio 2002) e lo scoppio della guerra (marzo 2003), si articola su diversi livelli di descrizione linguistica: partendo dagli elementi lessico-grammaticali, si estende poi a strutture più complesse di natura sintattica e discorsiva, includendo anche aspetti di teoria dell'argomentazione, e in particolare dell'approccio pragmadialettico.