Il mediatore. Il ponte dimenticato tra anima e corpo: Maestri tra noi/Manuali 2 - Tapa blanda

Questo libro è il frutto di un rigoroso e impegnativo sforzo volto a contribuire alla “architettura della persona umana”, considerata nella sua natura spirituale. Non si può? Mai dire mai! Infatti i sensi ordinari sono solo una parte della dotazione natale, parte con cui si é perso il contatto, ma che qui è descritta in una sintesi chiara, innovativa, fruibile e laica. Anni fa l’autrice, per reagire al devasto della sofferenza fisica (come accenna nel testo), aveva cercato di comprendere i motivi del (proprio) dolore, ma aveva trovato semi di risposte solo quando, attraverso la preghiera, aveva impercettibilmente virato su come alleviare il dolore... negli altri. A seguire, aveva avuto graduale accesso a una visione più estesa delle energie che ci compenetrano, col primo risultato di migliorare grandemente la propria condizione, fisica e non. La ri-scoperta andava condivisa, ma perché non si disperdesse nel polverone dell’approssimazione, il quadro d’insieme andava perfezionato. A tale “ricostruzione” Giovanna ha dedicato vent’anni, vissuti senza clamore, nell’intento di individuare il funzionamento, l’organizzazione e gli effetti delle energie sottili sul sistema psico-somatico. Come possono interagire due energie tanto diverse fra loro come anima e corpo? La risposta sarebbe... tramite un mediatore, un sistema individuale (già patrimonio delle antiche tradizioni) che fa da ponte fra i due estremi e che, seppur ignorato dai più, condiziona ogni vita. Questo libro lo descrive con linguaggio semplice, spesso ironico, con disegni modernamente elaborati a photoshop e con una voce giudicata preziosa da chi ha letto la prima edizione, cioè le “curiosità”: in esse la comprensione di argomenti tanto inusuali è facilitata da informazioni, aneddoti e contributi agganciati sia al passato che al presente. Bulzoni riedita questo manuale – in una versione ampliata rispetto all’originale del 2010 – nella collana “Maestri fra noi”, nella convinzione che un lavoro così sistematico e capace di illustrare i diversi piani in modo unitario, possa offrire un’opportunità unica e preziosa, a terapeuti e non, per svolgere quel “sapere implicito” conservato nelle nostre “terre interiori”. Senza la pretesa di porre la parola fine, il libro viene proposto come uno spunto interpretativo, una sorta di impianto su cui altri ricercatori potranno innestarsi con verifiche approfondite, uno studio disciplinato... e con il coraggio di avere memoria.