Descripción
Milano, presso Giovanni Pirotta, 1817. In-8° (20 cm x 12 cm). Pp. 141, (1). Legatura coeva in mezza pelle marrone, autore e titolo su tassello sul dorso. Esemplare in più che buono stato di conservazione generale, ancora parzialmente intonso a fogli chiusi Prima ed unica edizione suddivisa in XV capitoli, piuttosto rara (solo 4 esemplari nelle biblioteche italiane), di uno fra i primi e più innovativi studi sistematici sulla Rabbia. "Molti autori vi si erano dedicati: Alcuni di essi, i meno moderni spezialmente, non hanno promosso che dubbiezze, ed accresciute le tenebre; altri, giovandosi delle aberrazioni altrui, e dei lumi e sperimenti proprj, vi hanno sparsa molta luce, non tale però, a credere mio, che basti per poterne derivare un sistema chiaro e positivo di medicatura.". "Questa terribile malattia, la di cui vetustissima esistenza va a confondersi coi tempi favolosi, è un infezione venefica prodotta da una violenta esaltazione delle funzioni animali, la quale direttamente intacca il sistema nervoso…Fra i diversi sintomi che accompagnano cotesta malattia evvi ordinariamente quello dell' avversione all' acqua; egli è perciò che i Greci la denominarono idrofobia, cui soggiacquero animali di diverse specie, ed in particolare i cani, perché fosse suscettibili di maggiore interazione. Essa malattia può essere spontanea o comunicata, delle quali entrambe parlerò. La rabbia, tanto volontaria che comunicata, è sempre ed assolutamente una malattia nervosa. Deriva la prima dall' esaltazione delle funzioni intellettuali. Il contatto del veleno rabbioso con qualche parte nervea stata lesa per morso o lambito di animale arrabbiato genera la seconda.". "Molto spesso alcune malattie per analogia di sintomi sono state e potrebbero essere confuse colla rabbia comunicata; le cause però donde queste procedono, la natura meno atroce dei loro sintomi, ed i periodi più lunghi del corso delle medesime serviranno di norma per istabilirne la vera diagnosi e distinguere l' una dalle altre.". "La rabbia può protrarre a mesi e ad anni il proprio sviluppo; la formazione dei neuromi ne serve d' indubbia prova. Il veleno che si forma porta infezione non solo alla saliva, ma a tutta la massa sanguigna; il solo assorbimento del veleno rabbioso non basta a generare la rabbia; può anzi riescire innocuo quando siegua in piccola dose. L' azione di questo confrontata con quella di altri veleni conferma il principio stabilito, che se l' infezione rabbiosa non intacca il sistema nervoso, nemmeno potrà svilupparsi la rabbia.". Bibliografia: Forbes-Twediee-Conolly, The Cyclopaedia of practical medicine, vol. IV, p. 95. N° de ref. del artículo ABE-1651836384609
Contactar al vendedor
Denunciar este artículo