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"Pompei di diciotto secoli fa Pompei attuale" è il titolo di una mostra di venticinque gouaches di notevoli dimensioni, 800x1000 mm l'una, di cui oggi si è riusciti a preservarne diciannove (più due manifesti che la pubblicizzavano). Esse furono presentate all'Esposizione Nazionale del 1893 sul tema del raffronto fra "com'era e com'è". (*)Nelle vedute di Antonio Coppola sono raffigurati scorci della città di Pompei così come si presentava ai suoi occhi, e gli stessi luoghi come li immaginava, secondo un'attenta e studiata ricostruzione, prima della devastante eruzione del Vesuvio nel 79 dc.Dopo l'eruzione Pompei divenne un luogo senza tempo. Ne "Il Mattino" (30 Aprile 1 maggio 1893) si legge "E' strano questo sentimento di infinito diletto che la città sepolta e la sciagura sua, sempre presente, produce in noi. Ed è strano come la fantasia competi facilmente, in Pompei, quel che vede, come supplisca quel che le fa difetto, come ricostruisca, anche da pochi ruderi? La vita di quel piccolo centro vi viene tutta innanzi? Perisca chi non sa amare e due volte perisca chi vieta di amare. E' questa la nota costante di Pompei, che pare gridata da tutta quell'arte e che fa interamente dimenticare la sciagura che l'incolse, non appena un raggio di sole, illumina le sue rovine". Scoperto a partire dal 1738, il diciottesimo sarà il secolo d'oro dedicato agli scavi, alle scoperte archeologiche e di conseguenza alle importanti pubblicazioni, si veda ad esempio il ruolo svolto dai volumi dell'Accademia Ercolanese straordinariamente efficace nel diffondere la conoscenza delle scoperte vesuviane, dalle quali derivò il gusto, prima, e la cultura, poi, del neoclassico.Luogo quasi dimenticato per diverso tempo? diventerà di prorompente attualità proprio negli ultimi anni del XIX secolo, quando gli scavi della Va Regione, all'inizio del 1892, incominciarono a portare alla luce una grandiosa casa, che l'anno successivo, in occasione dell'anniversario delle nozze d'argento di Umberto I e Margherita di Savoia, prenderà il nome di "Casa delle nozze d'argento". L'anniversario dei reali fu un'occasione importante per la città di Napoli, che vide il loro arrivo il giorno 27 aprile 1893 per un soggiorno di tre giorni; il 29 fu dedicato al sito di Pompei, dove in onore di Umberto e Margherita, erano stati organizzati degli scavi presso la "Casa delle Nozze d'argento". Il quotidiano dell'epoca, "Il Mattino", nel numero del 27-28 aprile 1893, così riporta "Oggi, il gran giorno. Questa grande festa alla quale la popolazione prende si gran parte, ha sollevato gli animi, ha sparso una grande attività febbrile nella città tutta quanta? Fino a tarda ora, iersera, i treni delle provincie riversarono nella nostra città una fiumana di gente d'ogni ceto, d'ogni colore: quasi dodicimila persone, che appena fuori dal recinto della stazione prendevano d'assalto vetture, alberghi, trattorie, già rigurgitanti di altri passeggieri giunti precedentemente. Lungo le strade che il corteo reale ed imperiale percorrerà, ferveva il lavoro per l'addobbo definitivo de' balconi, de' palchi, e per l'ornamentazione delle strade. Toledo brulicava di una folla ansiosa e variopinta?Nella Galleria Umberto I, poi, non si poteva addirittura muovere un passo. Nel Caffè Starace era un pigiarsi straordinario, un chiamarsi a vicenda, in tutti i dialetti del Mezzogiorno. Un pandemonio. In piazza Municipio non si poteva circolare, Piazza Plebiscito sembrava un mare in burrasca. Dovunque, dovunque un'animazione eccezionale, una festa delle più gaie e delle più caratteristiche.". La febbrile attività vissuta dalla città di Napoli contagiò tutti i campi, anche quello artistico-culturale in cui va inserita la magnifica mostra di gouaches realizzata appositamente da Antonio Coppola, pubblicizzata dai manifesti stampati in litografia dallo Stabilimento Italo Germanico Fratelli Starace di Napoli. In queste opere, di imponenti dimensioni, emerge con delicata forza tutta l'abilità del Coppola nella padronanza del disegno, nella resa dei colori e delle atmosfere dei luoghi. Importante sottolineare la cura posta nell'immaginaria ricostruzione degli ambienti, sempre attenta, meticolosa, studiata e mai improvvisata. Incredibile come dopo più di un secolo il corpus centrale di una mostra sia ancora preservato nella sua interezza, o, comunque, in una totalità capace di trasmettere il motivo di esistere di un'opera di questa levatura.Elenco delle vedute, (i titoli, scritti a matita, sono riportati al retro dell'opera):1. Tempio di Venere ultimo giorno la scarica di pepite di zolfo; 2. Pompei quale era; 3. Pompei attuale; 4. Via delle Rampe - Baccanale; 5. Via delle Rampe attuale; 6. La Suburra qual'era; 7. Interno della Suburra com'è; 8. La Casa del Fauno qual'era. 9. Interno della Casa del Fauno; 10. Le terme qual'erano; 11. Le terme attuali - interno; 12 Interno del Foro; 13. Interno Panteon; 14. Esterno del Panteon; 15. Tempio di Giove - Arco di Caligola; 16. Corsa delle bighe al Teatro Tragico. 17. Anfiteatro stato attuale; 18. Interno Anfiteatro - Teatro tragico attuale; 19. Arco di Caligola. Alcune di queste opere, negli scorsi anni, sono state esposte in importanti musei tra i quali il MANN (Museo Archeologico Nazionale di Napoli), si veda il volume "Ercolano e Pompei visioni di una scoperta" edito da Skira nel febbraio del 2018. ANTONIO COPPOLA - Nato a Napoli il 14 febbraio 1850, o secondo il Servolini, il 21 gennaio 1839 da una nobile famiglia napoletana, Antonio Coppola si dedicò fin da giovane alla pittura compiendo i suoi studi all'Istituto di Belle Arti di Napoli. Autore di molte litografie ma, soprattutto, abile paesaggista, utilizzò prevalentemente la tecnica a tempera che seppe padroneggiare con grande maestria e raffinatezza. Rientrato nella sua città natale dopo un lungo soggiorno in Grecia durato quasi due anni, si dedicò inizialmente a scene di genere di soggetto greco che, tuttavia, abbandonò presto preferendo dedicarsi completamente a marine e vedute.
Librería: ASHER Rare Books, T Goy Houten, Holanda
Extremely rare series of 18 beautiful hand-coloured lithographs showing stage designs for the Real Teatro San Carlo, one of Italy's most famous opera houses. The striking plates include scenery for Zelmira (1822), the acclaimed opera by Rossini, who was the artistic director of the San Carlo from 1815 to 1822. Each lithograph has a hand-written caption and is dedicated to Maria Cristina Ferdinanda di Borbone, principessa delle Due Sicilie (1806-1878).Pasquale Canna was a distinguished, prolific, neo-classical stage designer who made a career as a painter and scenographer in Parma, Venice, Milan and Naples, working for such famous theatres as La Scala (Milan), the San Carlo and the Teatro del Fondo (Naples). The present brightly coloured plates are an impressive visual record of the eventful history of the San Carlo, published during the great age of Neapolitan opera. Some spotting, some insignificant waterstains, front inner hinge cracked, binding slightly chafed, otherwise in very good condition.l Enciclopedia dello Spettacolo records copies in Biblioteca Corsini and Biblioteca Bucardo; not in KVK; WorldCat.
Librería: Livraria Castro e Silva, Lisboa, Portugal
Manuscrito
Soft Cover. Condición: Good. O Arquivo António José de Almeida reúne a documentação produzida por este médico, escritor, jornalista e político do período final da Monarquia e da 1ª República. Inclui também documentação sobre a actividade social e política de sua esposa, Maria Joana Morais Queiroga, durante o mandato presidencial, e como viúva do Presidente da República Portuguesa durante o Estado Novo. Este acervo - composto por milhares de documentos, cerca de 250 livros, da sua autoria e que lhe foram dedicados ao longo da vida, fotografias soltas e dispostas em cinco álbuns, álbum com postais dos deputados republicanos, cartazes, gravuras e um busto da República em gesso - espelha uma grande parte da sua activa e tumultuosa vida política, assim como as dificuldades que enfrentou ao longo de toda a vida devido à doença que o vitimou (gota ou artrite gotosa). Os livros, na grande maioria com dedicatórias mais ao menos extensas, que são outros tantos documentos de arquivo, permitem várias abordagens de estudo para aprofundar o conhecimento da personalidade, cultura e vida intelectual política de António José de Almeida. O estudo deste rico conjunto irá permitir aprofundar e alargar o conhecimento sobre a acção desta marcante personalidade de político e orador no contexto da época histórica em que viveu, pois apresenta muitos documentos inéditos e desconhecidos dos estudiosos, que possibilitam a obtenção de visões mais pormenorizadas sobre questões apenas conhecidas por referências vagas e, até mesmo, o conhecimento de factos ainda não estudados pelos investigadores. Trata-se de um conjunto de grande importância, simbólica, política e cultural, bem como uma notável fonte com elevado significado para a história das instituições políticas em Portugal e em especial para a história da Presidência da República, instituição unipessoal marcante do regime fundado em 1910, sendo António José de Almeida o primeiro Presidente (e único durante a 1ª República) a completar o seu mandato (1919-1923) já no período final do regime, num contexto de grande tensão e violência. António José de Almeida tornou-se, por isso, uma figura simbólica de grande relevo que influenciou decisivamente a forma como passou a ser exercida a função de Presidente da República, assim como a percepção da opinião pública, ao longo de todo o século XX, sobre a dignidade e importância do cargo. É o único arquivo pessoal, preservado, organizado e descrito de um Presidente da República Portuguesa, com documentos relativos a todas as fases da sua vida, de que se conhece a existência. Integra documentação relativa à sua vida privada, à vida profissional em S. Tomé e Príncipe (com importante conjunto de fotografias), à sua participação no Partido Republicano e à eleição para deputado por Lisboa em 1906, à participação no Governo Provisório como Ministro do Interior, às suas actividades enquanto esteve na oposição, quando fundou o Partido Evolucionista, ao exercício das funções de Presidente do Ministério (apresenta a maior quantidade de documentos de grande interesse para o estudo do início da participação efectiva na 1ª Guerra Mundial), cumulativamente com as funções de Ministro das Colónias, (conjuntos documentais de grande valor histórico sobre as operações de guerra no Norte de Moçambique) no chamado Governo da União Sagrada, ao exercício do cargo de Presidente da República e às actividades que realizou depois do fim do mandato até ao seu falecimento em 1929. Dos vários milhares de documentos de arquivo, cartazes, gravuras, fotografias e livros que integram este conjunto, de grande valor histórico, estético, muito rico e significativo, destacamos os seguintes: Cartaz alegórico a cores (50x37 cm) com a figura da República, de corpo inteiro, segurando a bandeira nacional junto do escudo das armas portuguesas, rodeada pela legenda «5 de Outubro de 1910», inserida numa estrela de cinco pontas verde e vermelha sobre uma tarja com o mote «Pátria e Liberdade». Busto da República em gesso, da autoria de Simões de Almeida (sobrinho), que está reproduzido na página 8 da obra de Luís Reis Torgal, António José de Almeida e a República. Discurso de uma vida ou vida de um discurso. Temas & Debates. Lisboa. 2005. Diversos números, de 1905 e 1906, da publicação periódica Archivo Democratico, com a reprodução de fotografias de grande qualidade dos principais líderes do Partido Republicano Português. C. E. P. - Corpo Expedicionário Português. Desfile da Vitória em Londres no dia 29 de Junho de 1919. Fotografia (29x40 cm) a preto e branco, colada sobre chapa de contraplacado de madeira, com cercadura de papel com flores e elementos geométricos com as cores da bandeira portuguesa. Cartaz de grandes dimensões (32,6x51 cm) comemorativo da Primeira Travessia Aérea do Atlântico por Gago Coutinho e Sacadura Cabral, desenhado por Raúl Nunes, impresso pela Litografia Commercial do Porto e editado por Monteiro Guimarães. Porto. 1922. Apresenta os retratos dos dois pioneiros da aviação no centro ao alto e elementos alusivos a Portugal e ao Brasil de cada lado, com os escudos de armas das duas nações encimados pela Cruz de Cristo ao centro em baixo. Maquete da capa da Revista da Semana, Ano 23, nº 36, 2 de Setembro 1922, Rio de Janeiro, ao centro com uma fotografia original, de grande formato, de António José de Almeida, enquadrada por uma aguarela original da autoria de A.L. com as cores nacionais. Cartaz de grandes dimensões (151x84 cm) da Exposição Provincial Agrícola Pecuária e Industrial de Angola. Maio de 1923. Loanda. Solenizando a Visita de S. Ex. o Presidente da República. Lit. Imp Nac. Loanda. 230 fotografias originais montadas sobre papel e cartão, muitas delas inéditas, distribuídas por cinco álbuns, sendo especialmente notável o conjunto sobre S. Tomé e Príncipe, de grande valor histórico, etnográfico e paisagístico, com vistas de diversas roças, dos trabalhadores e da vida social e quotidiana no arquipélago. Registos que documentam o exercício da medicina em S. Tomé e Príncipe.
Publicado por Litografia de las Artes, 1841
Librería: Arader Galleries - AraderNYC, New York, NY, Estados Unidos de America
Libro Original o primera edición
Hardcover. Condición: Very Good. 1st Edition. THE REESE COPY. Buenos Aires: Litografia de las Artes, 1841. First edition. Folio. Bound in Modern black quarter morocco with original printed front wrapper mounted on board. On the spine, title gilt to the second panel. Illustrated with 20 lithographic plates. The plates are strenghtened at the gutter and mounted on stubs. Several prints are cropped at the outer edge, and there is dampstaining to the lower margin and a a few small repairs. The text under the images is faint. This is a rare Argentine plate book, comprising striking views of life in Buenos Aires and elsewhere in Argentina. The artist, Carlos, also known as Charles, Pellegrini (1800-1875) was a Franco-Italian engineer and architect who emigrated to Argentina from France to work in hydraulics in 1828. After a year, the bureau to which he was assigned was decommissioned, and he turned to drawing and painting for which he had a facility. He worked with the Argentine publisher Cesar Hipolita Bacle, and later founded his own publishing house with Luis Aldana. Some copies are described as having an index leaf and/or list of plates, absent here (Palau 25856). From the collection of William S. Reese (1955-2018), who was one of the great Americana booksellers. His firm continues to trade in New Haven. After his death, Christie's New York sold his private collection (24-25 May 2022; the present item was lot 181).
Condición: Used - Good.
Condición: Used - Good.
Librería: Iridium_Books, DH, SE, España
Condición: Used - Good.
Publicado por Litografía del Progreso, La Habana, 1855
Librería: Miramar Antiques Art and Books Co. SL, MADRID, MAD, España
Libro
Cuero. Condición: Bien. Estado de la sobrecubierta: Bien. Victor Patricio de Landaluze Ilustrador. El álbum regio es una obra de don Vicente Díaz de Comas, abogado y compositor, publicado en La Habana en 1855, que muestra la profunda interrelación cultural entre Cuba y España, aportando la obra musical creada en Cuba por un español. Considerado por los expertos como raro y de gran valor bibliográfico, consta de 103 páginas y en 80 de ellas aparecen los escudos policromados de todos los territorios de la Corona de España, con un aparte de música en partituras en cada página. Todas son originales de su autor excepto la Marcha Real que figura bajo el escudo de Castilla. Al final del libro hay una página con un árbol genealógico de la familia real española. La parte musical refleja el momento histórico y el grado de evolución de la cultura musical cubana, ya que el autor asume la idiosincrasia isleña, plasmando un fruto cultural pleno de hispanidad. Incorpora contradanzas, habaneras, zapateados, valses, polkas, himnos y marchas. La parte musical refleja el momento histórico y el grado de evolución de la cultura musical cubana, ya que el autor asume la idiosincrasia isleña, plasmando un fruto cultural pleno de hispanidad. Incorpora contradanzas, habaneras, zapateados, valses, polkas, himnos y marchas. Los grabados fueron realizados por el famoso pintor Patricio de Landaluze. Excepcional obra, rarisima en mercado. Medidas 35 x 27 cm. Note este ejemplar es uno que esta completo, muy raro de encontrar completo, casí todos los que existen están incompletos.
Publicado por Roma, Tip. Salviucci, 1832-1841, 1832
Librería: Tosi, Laveno-Mombello, Italia
Tre volumi in-folio (38,5) di pp. (286), più (4) di catalogo librario, con 48 tavole, mancano le 2 pp. con l'elenco degli associati; (270), con 54 tavole; (556), con 78 tavole. Al terzo volume mancano 10 pp. di testo, con la descrizione delle seguenti specie: Anthias sacer, Squalius elatus e aula, Loeviraja oxyrhynchus e macrorhyncus. Solida legatura moderna in marocchino granata, titolo in oro ai dorsi, dorsi a nervi e taglio superiore dorato. Ex-libris alla sguardia. Due strappetti al margine bianco e un segno di piega, pochissime lievi fioriture, il tutto alle pagine di testo. Ottimo esemplare. Opera non comune e senz'altro la più bella opera italiana di zoologia del XIX secolo, affascinante per le bellissime tavole in litografia con coloritura originale all'acquerello gommate. Notevole anche per il suo valore scientifico. In complesso sono descritte ed illustrate 44 specie di mammiferi, 35 di uccelli, 60 di rettili e anfibi e 181 di pesci. Carlo Luciano Bonaparte, in seguito alla caduta di Napoleone I di cui era nipote, fissò a Roma la sua residenza e si dedicò agli studi scientifici. Nissen, 118 e 459. Ceresoli, p. 101. Arrigoni degli Oddi, Ornitologia italiana XXXVII-XXXVIII. Wood, p. 248. Anker, 48. British Museum, I, 194. Sitwell, Fine Bird Books 1700-1900, p. 60.ID: CW_17103.
Publicado por Libreria A. Salto Editrice,, 1948
Librería: Libreria Antiquaria Pontremoli SRL, Milano, MI, Italia
Libro Original o primera edición
Milano, Libreria A. Salto Editrice, 1948, dicembre, Edizione originale. Esemplare numero 25/30, in ottime condizioni di conservazione (normali lievissime fioriture ai bordi e brunitura al dorso della cartella), completo di tutte le tavole numerate e firmate. Tiratura di soli 30 esemplari numerati per questa rarissima cartella che rappresenta l atto di nascita del Movimento Arte Concreta. Nell immediato dopoguerra, l architetto Gianni Monnet convince i proprietari della Libreria Salto attiva dal 1933 come libreria specializzata in «architettura e decorazione» a destinare una "saletta" a fini espositivi: «Il giorno 22 dicembre 1948, nella sala messa a disposizione dai Salto, si apre la Mostra di 12 stampe a mano d arte concreta firmata dai pittori Dorazio, Dorfles, Fontana, Garau, Guerrini, Mazzon, Monnet, Munari, Perilli, Soldati, Sottsass e Veronesi [ ]. Il sobrio cartoncino d invito annuncia la mostra nella nuova sede di quella che è ancora chiamata "Libreria artistica industriale A. Salto" [ ] ove si vendono solo "libri d arte architettura decorazione arredamento pubblicità". È una mostra prenatalizia allestita per offrire opere di basso costo in periodo di regali. Sarà invece l atto di fondazione di una storia durata dieci anni e destinata a incidere profondamente sugli sviluppi dell arte italiana» (Maffei, p. 16). Monnet mira a riunire tutti i non-figurativi italiani in un occasione editoriale, prima che espositiva. Da una lettera inviata il 25 ottobre ad Armando Pizzinato emergono importanti dettagli realizzativi: «I disegni di Soldati e Garau, ad esempio, vedi che sono facilmente ripetibili, una volta ricalcato il disegno, non si tratta altro che di dare tinte piatte: dovendone fare solo 30 copie non vale la spesa di fare i clichés del "po[ch]oir". Per il suo Sottsass si propone [ ] di far fare 30 litografie delle sole righe nere, dopo diventa un lavoro ben da poco dare sulle copie a mano il giallo e l arancio, con inchiostri di china colorati. La litografia ad un solo colore non costa granché [ ], ma qui a Milano abbiamo trovato una stamperia che riproduce clichés in lamiera d acciaio, disegnati direttamente da noi con matita o inchiostro come la litografia, si è vincolati a una dimensione perché il foglio non può essere maggiore di 23 x 30 [ ] (nel nostro caso si tratterà di eseguire le copie su foglietti da incollare sul cartoncino: come del resto hanno fatto quasi tutti). Le soluzioni sono tante: Munari, ad esempio, intaglierà personalmente in legno la sua forma nera» (Caramel, p. 27). In un contesto di forzata economia «il mercato è tutto da rifare», aggiungerà poco dopo nella stessa lettera ciascuna delle stampe viene realizzata in diverse soluzioni, con abbondanza di interventi a mano. Se per il «Negativo positivo» di Munari si tratta di una xilografia impressa direttamente sulla carta (il «cartoncino» della lettera), il «Disegno spaziale» di Lucio Fontana è una vera e propria «gouache su carta», parente stretta degli «ambienti spaziali» realizzati con questa tecnica, per lo più in azzurro, nel 1948; tutte le altre «stampe» sono composte su fogli successivamente applicati alla tavola bianca, in tecniche miste. -- L importanza di questa rarissima cartella, che nella sua espressione collettiva trascende le vicende dei singoli artisti, è tuttavia rafforzata da almeno tre presenze che oggi a distanza di settant anni esatti riconosciamo come stagliarsi ben oltre il decennio del M.A.C.: per Lucio Fontana si tratta della prima grafica in assoluto, registrata come U-1 nel catalogo ragionato Ruhé & Rigo, sezione «Unique works & hand-made editions». Scrive Crispolti nell introduzione al catalogo generale (I, p. 17b): «Fra il 1948 e il 49 il tema spaziale per Fontana acquista anche una precisa iconografia: quella del vortice, come sorta di origine dello spazio stesso. Ricorre in disegni, in gouaches, anche di grandi dimensioni, e in ceramiche». Le altre due presenze che spiccano, anche a livello visivo, sono Bruno Munari, con la sua xilografia «Negativo positivo», una delle prime attestazioni di un motivo poi più volte riproposto, ed Ettore Sottsass che con «Groviglio essenziale» (una violenta esplosione di linee nei toni dell espressionismo astratto prima maniera) offre una preziosa e rara testimonianza della propria ricerca artistica, scarsamente o per nulla registrata a quest altezza cronologica. E. Crispolti, Fontana: Catalogo generale (2 voll. Milano 1986); L. Caramel, Movimento Arte Concreta 1948-1958 (Modena 1987); G. Maffei, M.A.C. Movimento Arte Concreta: opera editoriale (Milano 2004); H. Ruhé & C. Rigo, Lucio Fontana: graphics, multiples and more. (Amsterdam-Trento 2006), n. U-1 In folio (480 x 335 mm la cartella), camicia in brossura molle stampata in nero al solo piatto anteriore, illustrata da una composizione quasi parolibera dei cognomi degli artisti e la semplice indicazione al piede «arte concreta»; contiene un bifolio peritestuale in carta uso mano, seguito da 12 carte di pregio in alta grammatura, ciascuna protetta da una velina semitrasparente in pergamino con stampato in basso a sinistra numero, artista e titolo della tavola. Edizione originale. Esemplare numero 25/30, in ottime condizioni di conservazione (normali lievissime fioriture ai bordi e brunitura al dorso della cartella), completo di tutte le tavole numerate e firmate. camicia in brossura molle stampata in nero al solo piatto anteriore, illustrata da una composizione quasi parolibera dei cognomi degli artisti e la semplice indicazione al piede «arte concreta»;
Publicado por Litografia di Giovanni Brizighel, s.d. [1847],, Venezia,, 1847
Librería: SCRIPTORIUM Studio Bibliografico, Mantova, MN, Italia
gr. voll. in folio gr. (mm. 520x340), leg. m. pelle con punte, tit. oro al d. Dedicatoria a S. A. R. il Serenissimo Principe Signore Raineri Giuseppe Giovanni. Arciduca d Austria. Antiporta con i ritratti di Scamozzi, Palladio e Calderari incisi da Brizighel su disegno di G. Rebellato. Frontespizio con bella veduta litografica in color seppia di Vicenza (mm. 81x160). Con 48 tavv. litografiche raff. i monumenti e i palazzi più cospicui della città di Vicenza e del territorio: ogni tav. è corredata da altre 2 tavv. al tratto (pianta dell edificio e dettagli), e da una o più pagine con la descrizione e la storia del monumento. Ogni tavola è dedicata ad un Nobile o ad una Autorità locale. Misura delle tavole: mm. 180x290. Elenco delle tavole a richiesta. Vicenza Città Nobilissima, Vicenza, 1983, schede 221-227. Opera rara a trovarsi completa.
Publicado por Mexico, 1873
Librería: William Reese Company - Americana, New Haven, CT, Estados Unidos de America
Six volumes of "Tercero Epoca." 1867: Vol. I, nos. 1-54 (Jun. 26 - Dec. 28, 1867); 1868: Vol. I, nos. 55-106 (Jan. 2 - Jun. 27, 1868) and Vol. II, nos. 1-45 (Jul. 1 - Dec. 30, 1868); 1869: Vol. II, nos. 46-149 (Jan. 2 - Dec. 29, 1869); 1870: Vol. III, nos. 1-105 (Jan. 5 - Dec. 31, 1870); 1871: Vol. IV, nos. 1-104 (Jan. 4 - Dec. 30, 1871); 1873: Vol. VI, nos. 1-105 (Jan. 1 - Dec. 31, 1873). Each issue 4pp., with one lithograph per issue. Folio. Contemporary half tan Mexican sheep and mottled boards, spine gilt. Some overall shelf wear, joints rubbed, text block of final volume loose in binding. In 1878 volume plate twelve has dime-size hole caused by paper flaw; and lacks No. 8, its plate, and plate 96, but has hors-series plate. 1869 volume lacks plate 118 but has added lithographed titlepage. 1871 volume lacks No. 5 and its plate. Instances of dampstaining, light foxing, a few plates wrinkled, contemporary ownership signatures on front free endpapers of first two volumes. Overall, very good. A wonderful and extensive run of this 19th- century Mexican periodical, of great interest for its vast number of lithographic political cartoons. The more than 500 lithographic plates in this run of LA ORQUESTA, all of which belong to the third series and most of which were executed by master draftsmen Constantino Escalante, Vicente Riva Palacio, and Hesiquio Iriarte, represent some of the most exquisite early specimens of Mexico's nationalistic print-making art, a tradition that began with illustrations in a handful of liberal periodicals such as LA ORQUESTA, and later blossomed to influence and encompass such prolific talents as Jose Guadalupe Posada and Jose Clemente Orozco. Popular lithography in 19th-century Mexico reached its zenith with the CARICATURAS, or political caricatures, such as those contained in LA ORQUESTA. The narrative style of the cartoons combined with biting political satire and the use of decidedly Mexican emblematic metaphors evoke the peculiar Mexican CARICATURA style. Although the lithographs reveal hints of French influence in matters of decorations, they reflect more the genesis of Mexico's own satiric genre in lithography. This view is supported by Joyce Waddell Bailey, an authority on Mexican graphic art: "Outside of [a few] circumstantial affinities to the tradition of French magazines of caricature, we find little influence of a specific nature in the prints. Rather, the Mexican lithographs show highly original themes, and styles vary from artist to artist and journal to journal. To a certain extent we can see here traces of how highly creative artists work. A new idea or image may act as a stimulus, but it is combined in the artist's own work with such agility and acuity that it becomes impossible to accurately delineate specific sources of influence" - Tyler (p.96). Indeed, Escalante and the staff of LA ORQUESTA attained an international reputation, and even attracted Europeans hoping to learn the art of satirical lithography in their Mexico City shop. Sabin called LA ORQUESTA the Mexican PUNCH, but the themes depicted remain fully Mexican. Each issue consists of four pages plus a single full-sheet lithographic plate with a printed caption. Besides being influential examples of Mexican lithography, the plates are of much interest as documents of the French intervention period in Mexico, the reign of Emperor Maximilian, and the political turmoil of the period. "LA ORQUESTA, a periodical of political satire, established lithographic caricature as a field of its own through the excellent work of Constantino Escalante, virtual pillar of the publication until his untimely death in a railroad accident at Tlalpan in 1868" - Mathes. Manuel Toussaint, in his study of 19th-century Mexican lithography, describes the political caricatures in LA ORQUESTA as "a terrible weapon at the command of caustic satire. Two colossal humorists debut here: Vicente Riva Palacio and Constantino Escalante. They did more with their pen and pencil than many a general has with an entire army. LA ORQUESTA reveals, nay lays bare, an entire era in Mexican history." This run also contains the very last image produced by Escalante before his death in 1868 (Vol. II, No. 30) with the following issue devoted almost entirely to him. LA ORQUESTA commenced publication in 1861 and was issued weekly through four series or EPOCAS before ceasing publication sometime in 1877. The UNION LIST OF SERIALS locates partial sets at twelve North American libraries. The style and content of LA ORQUESTA is a foundation for much of later Mexican art. Such influential graphic artists as Posada and Orozco drew directly on the images which appear here in shaping their styles, and thus LA ORQUESTA is seminal to modern Latin American art. A gold mine of Mexican lithographic art and caricature. PALAU 204579. SABIN 57650. Ron Tyler, ed., POSADA'S MEXICO, pp.94-100 and passim. MATHES, MEXICO ON STONE, p.30. GRABADOS MEXICANOS: AN HISTORICAL EXHIBITION OF MEXICAN GRAPHICS 1839-1974 (Mount Holyoke College, 1974), passim. TOUSSAINT, LA LITOGRAFIA EN MEXICO EN EL SIGLO XIX (1934), p.xxvi.
Condición: Used - Good.
Condición: Used - Good.
Librería: Iridium_Books, DH, SE, España
Condición: Used - Good.
Publicado por Publicado en el Establecimiento Litográfico de Victor Debray y Ca, Mexico, 1877
Librería: Heritage Book Shop, ABAA, Beverly Hills, CA, Estados Unidos de America
Original o primera edición
Coleccion de vistas pintadas del natural por Casimiro Castro, y ejecutadas en cromo-litografia por A. Sigogne, C. Castro, etc, con una descripcion del camino y de las regiones que recorre por Antonio Garcia Cubas. Texto Español. Album of the Mexican Railway. A collection of views taken from nature by Casimiro Castro, chromo-lithographed by A. Sigogne, C. Castro, etc., with a description of the line and the country through which it passes. By Antonio Garcia Cubas. English edition. Translated from the Spanish by George F. Henderson. Mexico: Publicado en el Establecimiento Litográfico de Victor Debray y Ca., 1877. First edition. Oblong folio (13 3/8 x 19 1/8 inches; 340 x 485 mm.). [4], 56; [2], 18 pp. Title and text in double columns of Spanish and English, with French text at end (with separate title-page: Album du chemin de fer Mexicain.Texte Français. Traduit de l'espagnol par G. Gostkowski). Added chromolithographed title, twenty-four chromolithographed plates, and double-page chromolithographed map. The plates include views of Veracruz, Cordoba, Orizaba, Maltrata, Huamantla, Puebla, and illustrations of stations, locomotives, freight and passenger trains, bridges, and tunnels. Publisher's deluxe binding of red morocco by A. Lenegre, Paris. Covers ruled in blind and pictorially stamped in gilt and blind with front cover lettered in gilt and blind (and dated 1878 with initials A.B.). White moiré paper endleaves. Short tear in the lower margin of plates XX and XXII, not affecting image, short split to double-page map at fold. Occasional foxing and offsetting. Tissue guards slightly browned (and a few torn). Overall, an exceptional copy of this extremely rare work. Palau 48628. HBS 66942. $17,500.
Publicado por Imprenta del Tiempo, Havana, 1850
Librería: Arader Books, New York, NY, Estados Unidos de America
Original o primera edición
Hardcover. Condición: Very good. First. CUBA'S ONLY BOOK OF BIRD ILLUSTRATIONS. First edition. Quarto (9 15/16" x 6 11/16", 253mm x 170mm). With 20 lithographed plates, 19 with original hand-color (pl. 13 not colored). Bound in slightly later half brown morocco over marbled boards. On the spine, four raised bands with a wavy gilt roll. Title gilt to the second panel. Turquoise patterned end-papers. Hinges slightly cracked top-and-bottom. A single wormhole extending from the lower front hinge through to the first free end-paper. Generally quite tanned, with one plate (2) heavily so. Consistent foxing. Some repairs to the versos of plates. Juan Lembeye (1816-1889) was born in Spain but lived for thirty years in Cuba. While most of the plates are drawn -- in many cases copied outright -- from Audubon's Birds of America, the royal octavo edition of which was finished in 1844. This does not, however, detract from the novelty and originality of the work; the descriptions and fieldwork are all Lembeye's proper. Because there was not an established practice of publications of this sort in Cuba, the book has not aged particularly well; the binding does not point to where the copy ended up, but if it spent a good deal of time near its place of publication the heat and humidity of the island may well have contributed to the overall tanning. That said, the book is rare in any condition; only eight copies appear on Rare Book Hub. The book is also rather iconic in Cuba, some of its illustrations having been reproduced on cigar wrappers. Nissen and Zimmer call for only 18 of the plates to be colored, and so the present copy might be called extra-colored. Zimmer notes that it is "considered a great rarity." Ayer/Zimmer p. 384; Nissen IVB 534; Sitwell, Fine Bird Books p. 89; Sabin 39988.
Publicado por "Bottega di Poesia" («Coi torchi litografici dello Stabilimento Ricordi si stampò l opera | Le pagine furono composte coi caratteri di Bertieri e Vanzetti»), 1923
Librería: Libreria Antiquaria Pontremoli SRL, Milano, MI, Italia
Libro Original o primera edición
Milano, "Bottega di Poesia" («Coi torchi litografici dello Stabilimento Ricordi si stampò l opera | Le pagine furono composte coi caratteri di Bertieri e Vanzetti») [1923] MCMXXIII, Edizione originale. Esemplare 37/50, ben completo di tutti gli elementi previsti, con le tavole numerate e firmate in autografo dall artista che firma anche il colophon; in generali ottime condizioni di conservazione, con l ultima tavola, «Infinito», siglata «1/10 prova d artista» e dunque scompagnata, e tre tavole senza il previsto passepartout («Nascita», «Amore», «Follia»); difetti perimetrali alle tavole (brunitura e lieve usura) e alla cartella, leggermente scolorita nella stampa sul fronte; lievi segni del tempo ad alcuni degli elementi paratestuali. «Artista più misterioso, più decadente e più surreale dell Italia post-unitaria: quello che più si svolge sotto i segni della carne, della morte e del diavolo infine pervenendo (sofferta anticipazione del destino non sofferto e sospetto di un Salvador Dalì) alle visioni della vita di Cristo e della vita della Vergine». Così Leonardo Sciascia, in una nota prefazione del 1975, definiva il geniale e non ancora abbastanza riconosciuto maestro dell inchiostro Alberto Martini. Illustratore a inizio Novecento di pregevoli edizioni della «Divina Commedia» e di opere di Shakespeare, Poe e Mallarmé, collaboratore della rivista d arte tedesca «Jugend» dalla quale avrebbe preso il nome lo «Jugendstil», ovvero lo stile Liberty tedesco e del mensile «Poesia» di Marinetti, questo degnissimo erede di Dürer diviso tra art nouveau e anticipazioni surrealiste, realizzò tra il 1914 e il 1915 le sei tavole litografiche che formano il poema grafico «Misteri», il suo capolavoro di carta stampata. -- Curiosa e significativa per comprendere il temperamento schivo e in fondo disinteressato dell artista nato a Oderzo nel 1876 la storia editoriale dell opera, che vale la pena ricordare attraverso la «Nota» introduttiva firmata dall editore, il dandy milanese Emanuele Castelbarco, proprietario di "Bottega di Poesia": «Alberto Martini immaginò, disegnò, incise sulla pietra l opera "Misteri" negli anni 1914-1915. Da tale epoca sino ad oggi l opera non venne messa in commercio, forse per la bizzarra noncuranza dell artista, forse per le difficoltà editoriali in un impresa del genere, insolita e limitatissima nella tiratura. Le sei litografie furono stampate sulla fine dell anno 1915, coi torchi del Longo di Treviso, dove le pietre vennero cassate; e con questo materiale abbiamo potuto comporre un edizione originale di soli cinquantaquattro esemplari. Il largo consenso di pubblico e di critica tributato all opera di Alberto Martini ci ha consigliato a pubblicare la rara edizione che viene offerta agli amatori nell anno 1923». -- Messo dunque in commercio nel 1923 in soli cinquanta esemplari numerati e firmati (oltre a quattro "prove in sanguina" e dieci copie d autore numerate da 1 a 10) e con il «commento» letterario del Castelbarco pure ornato da nuovi disegni realizzati ad hoc, «Misteri» è un viaggio per stazioni: «Sogno», «Nascita», «Follia», «Amore», «Morte», «Infinito», fermate in cui le immagini condensano speranze e incubi, dolcezza e delirio dell esistenza umana, facendo pulsare rimandi che, oltre l orizzonte simbolista, fanno trasparire «istanze futuriste-orfiche [ ] unitamente ad altre di sapore metafisico e surreale» (Landini, p. 19). Un opera potente prima e oltre le parole, figlia di figure archetipali, angosce e desideri collettivamente inconsci tradotti dall abilità e dall acuta sensibilità di Martini, artista dotato di una «fantasia infinita» come ebbe a dire il pittore Zandomeneghi capace di affascinare e impaurire. Del resto, affascinare e impaurire era ciò che Martini aveva fatto nello stesso periodo anche con le cinquantaquattro litografie a colori appartenenti al ciclo «Danza macabra europea»: composte alla scoppio del primo conflitto mondiale e terminate nel 1916, questi racconti dell orrore bellico dal sapore fortemente antitedesco benché l artista non risparmi neppure le potenze alleate dell Intesa vennero stampate come cartoline postali dalla già citata tipografia Longo di Treviso così da mostrare, oltre i confini nazionali ed evitando ogni possibile censura, l atrocità e la brutale volgarità della guerra. Bibl. F. Meloni, «L opera grafica di Alberto Martini», Milano 1975, pp. 10-21 nn. 8-13; M. Landini (a cura di), «Alberto Martini. Mostra antologica», Milano 1985, pp. 96-97 nn. 79-81. in folio massimo (680 x 490 mm), cartella editoriale con dorso in pergamena stampato in nero e piatti rivestiti di carta grigio scuro a effetto leggermente marmorizzato, stampata in oro al piatto superiore e illustrata da una litografia dell artista; contiene un fascicolo autocopertinato con legatura a filo esterno, 28 pagine con carta bianca, litografia d occhiello, frontespizio che riproduce la lastra di copertina (al verso la dichiarazione di tiratura con litografia, numerazione e firma autografa dell artista), la «Nota», l «Indice», l epigrafe in litografia e il «Commento» in 6 carte, una per ciascun «mistero» e ognuna illustrata da un capolettera appositamente disegnato; chiude la carta di colophon e seguono «Le stampe originali di Alberto Martini», 6 grandi tavole sciolte entro brossura di protezione con titolo. Edizione originale. Esemplare 37/50, ben completo di tutti gli elementi previsti, con le tavole numerate e firmate in autografo dall artista che firma anche il colophon; in generali ottime condizioni di conservazione, con l ultima tavola, «Infinito», siglata «1/10 prova d artista» e dunque scompagnata, e tre tavole senza il previsto passepartout («Nascita», «Amore», «Follia»); difetti perimetrali alle tavole (brunitura e lieve usura) e alla cartella, leggermente scolorita nella stampa sul fronte; lievi segni del tempo ad alcuni degli elementi paratestuali. cartella editoriale con dorso in pergamena stampato in nero e piatti rivestiti di carta grigio sc.
Librería: Iridium_Books, DH, SE, España
Condición: Used - Good.
Publicado por Real Establecimiento Litográfico, Madrid, 1826
Librería: Librería José Porrúa Turanzas S.A., Madrid, España
Madrid, Real Establecimiento Litográfico, 1826-1832. En gran folio. 3 volúmenes. 203 láminas en litografía. Encuadernación original en holandesa con puntas, título estampado en oro en el plano superior de todos los volúmenes. una de las primeras producciones de la litografía en España, seguramente también la de mayor calidad. Los textos fueron escritos por Ceán Bermúdez y José Musó y Valiente. Esta colección de láminas representan la colección de cuadros del rey Fernando VII, que después pasarían a constituir el Museo del Prado. Se publicó bajo los auspicios del rey, por cuadernos mensuales de cuatro estampas acompañados de un texto y se cuidó hasta el mínimo detalle en la edición, todo dibujo fue supervisado personalmente por Madrazo y las estampas se tiraron sobre papel fino avitelado, de grandes márgenes, así como el texto, de gran calidad en la impresión. Esta obra pionera en España sirvió para justificar la apertura del Real Establecimiento Litográfico de Madrid, y fue también la que marcó en gran medida la pauta del tipo de estampas que saldrían de sus prensas, ya que ellas fueron en su momento el paradigma del bueno gusto, del lujo y del buen hacer.
Publicado por Tipografía y Litografia P. V. Traveset, 1918
Librería: Libros del Ayer ABA/ILAB, Santiago, Chile
Libro Original o primera edición
Encuadernación de tapa blanda. Condición: Muy bien. 1ª Edición. Granada, Tipografía y Litografía P. V. Traveset, 1918. Rústica, 8vo, 266 páginas, diseñó la cubierta Ismael González de la Serna. 1era edición del primer libro de Federico García Lorca. Muy buen estado, con sus cubiertas originales. Anticipado parcialmente en algunos periódicos y revistas de la época, se publicó a principios de abril de 1918 en Granada, Imprenta y Litografía Paulino Ventura Traveset, con cubierta de Ismael González de la Serna. Los costes de la publicación los pagó su padre, Francisco García Rodríguez. En la portada, de Ismael González, de la Serna, aparece una escena bucólica con toque modernista. El libro reúne descripciones de distintos lugares geográficos de España por los que pasó en su viaje de estudios, así como una serie dedicada a Granada, otra a los jardines y, al final, una miscelánea. El libro se abre con una dedicatoria a su antiguo profesor de música, don Antonio Segura Mesa, y un prólogo en el que ya expresa su visión romántica del paisaje y de la poesía, así como sus pocas expectativas respecto al libro. El apartado Meditación nos habla de los campos de Castilla y las ciudades castellanas. Continúa con su visión lírica de la ciudad de Ávila, de un mesón de Castilla, La Cartuja, San Pedro de Cardeña, el Monasterio de Silos, los sepulcros de Burgos Especial interés tienen los apartados dedicados a la ciudad de Granada donde destaca la visión romántica de esta, del Albaicín, el Dauro, la crítica a las modificaciones que ha sufrido la ciudad (en la línea de Ángel Ganivet), la huella del pasado oriental de la ciudad, el contraste entre la tranquilidad de la vega y la tragedia que se respira en este barrio ( Todo lo que tiene de tranquilo y magestuoso la vega y la ciudad, lo tiene de angustia y de tragedia este barrio morisco ), las evocaciones árabes, la visión romántica (cipreses de negrura romántica), elementos tan granadinos como las pitas, las chumberas, la cerámica de Fajalauza El léxico musical lo impregna todo (especialmente el apartado de Sonidos de la ciudad, donde destaca el elemento sinestésico entre el sonido y el color y que recuerda a su posterior conferencia Cómo canta una ciudad ). Tras la parte dedicada a Granada, agrega otra a describir los tipos de jardín y termina con una miscelánea y un texto, Envío , dedicado a su maestro Domínguez Berrueta y a los alumnos con los que hizo el viaje, y que efectivamente procede de un envío que le hizo a estos.
Librería: Iridium_Books, DH, SE, España
Condición: Used - Good.
Publicado por London, 1852
Librería: Librería José Porrúa Turanzas S.A., Madrid, España
London, 1852. En gran folio (545 x 287)mm., 26 láminas en litografía a toda página. Encuadernación en holandesa original, título estampado en oro en el plano superior. Primera edición de una de las aportaciones inglesas mas importantes al mundo artístico del toreo. Esta magnífica serie de dibujos de Lake Price fue realizada expresamente para ilustrar las láminas de esta obra, así como las página de introducción, debidas a la mano de Richard Ford. Buen ejemplar de este libro estimado. First edition of one of the most important English contributions to the artistic world of the bullfight. The magnificent series of drawings by Lake Price was produced expressly for this work, as were the introductory pages by Richard Ford. In total, the work contains 26 magnificent lithographed plates. A good copy of an esteemed book. 545x287mm. (21½x11¼").
Librería: Luxury Pieces Dali, Montgat, BARCE, España
Ejemplar firmado
Encuadernación de tapa dura. Condición: Nuevo. Esta litografía forma parte de una tirada de 195 ejemplares, siendo esta la número 104. El enmarcado es totalmente artesanal. Firma original del autor hecha a mano y a lápiz. Firmado por el autor.
Publicado por Establecimiento Litográfico de Decaen, 1855
Librería: LIBRERIA ANTICUARIA MARGARITA DE DIOS, MADRID, España
Miembro de asociación: LANCE
Libro Original o primera edición
Encuadernación de tapa dura. Condición: Bien. 1ª Edición. Materia: Libro antiguo del siglo XIX. Viajes. México - Casimiro Castro. Publicación: México, Establecimiento Litográfico de Decaen, Editor, 1855 y 1856. Primera edición. Descripción física: Gran Folio (42,5 cm). Frontis, 37 páginas, 38 láminas, la mayoría iluminadas a mano con acuarela. Encuadernación holandesa piel con puntas actual. Biografía del autor: Casimiro Castro (1826, Tepetlaoxtoc - 1889, Ciudad de México) fue un dibujante, litógrafo y pintor mexicano. Es considerado cronista gráfico y paisajista de gran fama en el México del siglo XIX. A mediados del XIX publicó la obra "México y sus alrededores" siendo el principal autor Casimiro Castro, con la participación de los artistas Julián Campillo, Luis Auda y G. Rodríguez. Esta obra incluye 38 estampas relativas a la Ciudad de México y su entorno, de las cuales 31 eran obra de Casimiro Castro: se incluían vistas aéreas captadas desde globos aerostáticos o desde azoteas. "México y sus alrededores" es considerada una joya de la litografía mexicana del siglo XIX debido a la calidad de sus dibujos y sus litografías. Conservación: Buen estado. PBSS1.
Publicado por Vïctor Debray, México, 1877
Librería: Librería José Porrúa Turanzas S.A., Madrid, España
First Edition Primera edición. México, Victor Debray, 1877. En folio mayor apaisado. (2) h., 56 pp., (1) h., 18 pp. 25 láminas impresas a color en litografía y terminadas a mano, mapa en litografía a doble página. Encuadernación original en piel estampada. Primera edición -emisión trilingüe español, inglés, francés- de este raro álbum que ilustra paisajes mexicanos a través del recorrido del ferrocarril entre Veracruz y México con motivo de la conmemoración de su inauguración en 1872. La descripción del camino y las regiones que recorre son del ilustre García Cubas, mientras que las vistas están pintadas del natural por C. Castro. Después de muchos años de fracasos, el ferrocarril que unía Veracruz con Ciudad de México quedó inaugurado en 1872, comenzando el servicio regular al público en enero de 1773. La incorporación de México al mundo moderno en materia de transportes produjo un impacto que rebasó la economía, la técnica y la política, para alcanzar el arte mismo. Así apareció publicado en 1877 el presente Album del Ferrocarril Mexicano, publicado en cromolitografía en las famosas prensas de Debray. Se trata de una colección de vistas pintadas al natural por Casimiro Castro y llevadas a la piedra por el mismo artista, por A. Sigogne y por otros litógrafos. Entre los temas de las láminas hay siete puentes de la vía férrea, otro número igual de diversas vistas del valle de México, Puebla, Huamantla, Orizaba, Córdoba, La Peñuela y el Puerto de Veracruz, este último tomado desde un globo. Las láminas son realmente atractivas y aun hoy provocan el deleite ante el estilo litográfico de la época. Muy buen ejemplar.
Publicado por P. & D. Colnachi, London, 1838
Librería: Librería José Porrúa Turanzas S.A., Madrid, España
First Edition Primera edición. London, P. & D. Colnachi, 1838-1839. 2 obras encuadernadas en un volumen. En gran folio (530 x 380)mm. -I: Portada grabada, 1 hoja de texto con litografía, 1 hoja para la tabla, 27 láminas a toda página. -II: Portada grabada, 2 hojas de tabla litografías, 29 láminas a toda página (21 de Portugal, 1 de Portugal y España, 7 de España). Encuadernación de la época en holandesa con puntas, título rotulado en la lomera. Magnífico volumen que reúne las dos obras del afamado pintor George Vivian en el que nos ofrece una visión realista de España y de Portugal, deleitándose en sus paisajes, monumentos, y los personajes con sus típicas indumentarias. Los dibujos para la primera obra, Spanish Scenery, fueron realizados durante los años 1833 a 1837 y se publicaron al año siguiente; contiene en total 32 deliciosas ilustraciones en litografía de vistas de ciudades, monumentos, paisajes y tipos costumbristas. La segunda obra, Scenery of Portugal and Spain, se publicó al año siguiente y contiene 35 ilustraciones con el resto de los dibujos del autor sobre la Península, es su mayoría de Portugal, aunque con siete nuevas láminas referidas a España. Referencias: -I: Palau 372195; no en Foulché-Desbosc; no en Farinelli. -II: Palau 372196; Farineli III, p.270; no en Foulché-Delbosc 530x380mm. (20¾x15").
Publicado por Alberto Hauser, París, 1842
Librería: Libreria Anticuaria Camino de Santiago, León - Madrid, España
Holandesa. Condición: Bueno. 0. 71504 Genaro Perez Villaamil. Texto redactado por D. Patricio de la Escosura 1842 Obra monumental. 1842, 1844, 1850. 3 tomos con 144 bellas láminas en litografía. Texto a dos columnas. El tomo I tiene suelta la cubierta superior y los tres sufren rozaduras en el lomo que precisan pequeña restauración. Algunas láminas oscurecidas o con puntos de foxing en márgenes, pero ejemplar muy aceptable. Completo.
Publicado por Editions de l Hommage (Imprimerie Soc. An. Poligrafica Italiana),, 1948
Librería: Libreria Antiquaria Pontremoli SRL, Milano, MI, Italia
Libro Original o primera edición Ejemplar firmado
Rome, Editions de l Hommage (Imprimerie Soc. An. Poligrafica Italiana), 1948, Edizione originale. Straordinario esemplare: la copia numero 34 di sole 89, dalla biblioteca di Giuseppe Ungaretti, pregiata dall invio autografo dell autore «Roma 25 luglio 1949 | Al mio caro amico Ungaretti | Bruno Barilli» e ben completa di tutte le tavole numerate e firmate dai rispettivi artisti. In ottime condizioni di conservazione, fresco e pulito (leggerissima brunitura al taglio superiore e al dorso; una piccola macchia in prossimità del piede sul piatto anteriore; legatura leggermente allentata). Rarissima grande plaquette tirata in sole 89 copie numerate a stampa (le prime 15 su carta "Duca di Parma", e 16-89 su "Duca di Modena"). Praticamente assente dalle sedi istituzionali: manca del tutto al censimento ICCU, e OCLC registra a livello mondiale il solo «exemplaire no. 64. Presentation inscription from Barilli to Jean Paulhan, Rome, 19 octobre 1948. From the library of Jean Paulhan» archiviato alla Beinecke Library di Yale. È possibile localizzare alcuni esemplari in collezioni private seguendo l iter delle mostre, come ad esempio: Alberto Savinio (Roma 1978, p. 220 del cat.), Giorgio De Chirico 1888-1978 (Roma 1981-1982, p. 203 del cat.), Casa Barilli (Parma 1997-1998, il n. 16 registrato a p. 261 del cat.). L esemplare 18 è registrato, per quanto riguarda la sola litografia di Savinio, alla GAMC di Viareggio (già collezione Vera e Giovanni Pieraccini). -- Libro d artista nato all interno di quel cenacolo romano che pochi anni prima, complice il torchio privato di Velso Mucci e Dora Broussard, aveva prodotto le 14 cartelle del «Concilium Lithographicum» (1944-1947). L incisore è infatti lo stesso, Iginio Alessandrini, e l eleganza tipografica e la cura ossessiva del dettaglio sono quelle della collezione di cartelle del Concilium. Anche l autore e gli illustratori sono tutti e quattro reduci dalla stamperia Mucci-Broussard di via Magutta, con Barilli e De Chirico già insieme in «Comme la lune» (1945) prosa lirica non a caso ripresa qui, a chiusura della «Loterie». «La "Loterie" raccoglie, ritaglia, rimonta in collage, integra e sviluppa frammenti pubblicistici (da articoli apparsi, tra il 1943 e il 1947, su "Il Popolo d Italia", "Il Selvaggio", "Costume politico e letterario") e letterari (già autonomamente editi) secondo pratica di compilazione (composizione) dei saggi musicologici per riciclo e gemmazione (uno nell altro, dall altro, dentro l altro)» (Ferrari, p. 21). Tali riusi sono stati rintracciati con precisione filologica da Battistini e Cristiani nell edizione moderna dei «Capricci di vegliardo» (p. 347). Il libro contiene cinque componimenti titolati «Amour et jalousie», «Malattia», «Administration des funérailles», «Portrait», «Comme la lune». -- Le tre incisioni svolgono il medesimo tema, che è poi lo stesso dell ulteriore incisione in copertina, non firmata ma di Maccari: il ritratto dell autore del libro, Bruno Barilli riconoscibile per la testa ricciuta. De Chirico raffigura un Barilli in posa dannunziana, insonne in ambiente notturno appena rischiarato dalla luna (Comme la lune), conteso tra i libri e il pianoforte ai due estremi della composizione (n. 143 dell opera grafica curata da Ciranna). In Maccari domina la scena il testone ricciuto, di profilo e con rivolo di sangue che sgocciola dal labbro; sotto, sulle assi di un palcoscenico, il profilarsi di una scena di guerra, un abbozzo di corpo di donna riverso e un allegorico abbraccio alla morte con scheletro e pipistrelli: quasi certamente omaggio alla seconda opera di Barilli, l atto unico «Emiral» di cui compose musiche e libretto nel 1925, ispirato a una leggenda balcanica e incentrato sui temi della guerra e dell amore. L incisione di Savinio è senz altro la più riuscita delle tre: «una testa alla Magritte con la nuca sopra giacca e cravatta», ebbe a definirla Arbasino nei «Ritratti italiani». Il disegno originale (esposto come «[Senza titolo]» nella retrospettiva personale Roma 1978, p. 220 del catalogo) reca la dedica autografa datata 1948 a Velso Mucci chiudendo così idealmente il cerchio con il «Concilium lithographicum», cui quest opera si pone, un anno dopo, come riuscitissima e conclusiva filiazione. Ciranna, De Chirico: catalogo delle opere grafiche; Appella & Trucchi, Mino Maccari 1898-1989 (Roma 1993); Ferrari (cur.), Barilli: La loterie clandestine (Genova 2015); Battistini & Cristiani (cur.), Barilli: Capricci di vegliardo (Torino 1982) in folio piccolo (330 x 257 mm), legatura a filo con copertina in brossura e sovracoperta bianco avorio risvoltata a tamburo; notevole disegno di Mino Maccari in litografia impressa a piena campitura sull intera estensione della sovracoperta: in quarta di copertina una caricatura dell autore in frac e gestualità da direttore d orchestra regge un filo che corre fino alla copertina anteriore, terminando in un palloncino che racchiude il titolo del libro inciso in corsivo; pp. [8] su bianchissima carta Fabriano Duca di Parma in barbe, e 3 tavole fuori numerazione con le litografie numerate e firmate impresse su fogli in barbe di carta avoriata Maslianico. Edizione originale. Straordinario esemplare: la copia numero 34 di sole 89, dalla biblioteca di Giuseppe Ungaretti, pregiata dall invio autografo dell autore «Roma 25 luglio 1949 | Al mio caro amico Ungaretti | Bruno Barilli» e ben completa di tutte le tavole numerate e firmate dai rispettivi artisti. In ottime condizioni di conservazione, fresco e pulito (leggerissima brunitura al taglio superiore e al dorso; una piccola macchia in prossimità del piede sul piatto anteriore; legatura leggermente allentata). legatura a filo con copertina in brossura e sovracoperta bianco avorio risvoltata a tamburo; notevole disegno di Mino Maccari in litografia impressa a piena campitura sull intera estensione della sovracoperta: in quarta di copertina una caricatura dell autore in frac e gestualità da direttore d orchestra regge un filo che.
Publicado por Brizighel, s.d. [1840 ca], Venezia,, 1840
Librería: SCRIPTORIUM Studio Bibliografico, Mantova, MN, Italia
album in-4 obl. (mm.330x430), costituito da 27 splendide tavv. ciascuna accompagnata da pagine di testo descrittivo a cura di Luciano Sissa, bella leg. mod. m. pelle con angoli, piatti in seta con tit. in oro. Bel frontespizio calligrafico con piccola veduta di Venezia cui segue la dedicatoria "Al Chiarissimo e Nobilissimo Signore Annibale dei Marchesi Cavriani". L'album è completo della rarissima tavola di maggiori dimensioni (mm.385x1003) che rappresenta il panorama della città con la dedica in calce alla Camera di Commercio di Mantova. Le tavole sono incise da Marco Moro (1817-1855) in litografia in color seppia e raff. le più belle vedute della città di Mantova e dei paesi più significativi, animate da personaggi in costume, e accompagnate da una dedicatoria ad un personaggio notabile mantovano di cui si riproduce in didascalia un piccolo stemma araldico. Elenco delle vedute: Palazzo Te, Atrio del Palazzo Te, Interno del Duomo, Teatro Sociale, veduta da Porto Catena, Piazza del Duomo, Casa di Giulio Pippi detto Romano, Castiglione Mantovano, Piazza Virgiliana, Goito sul Mincio, esterno della Basilica di Sant'Andrea, Volta Mantovana, interno della Basilica di Sant'Andrea, Ostiglia veduta da Revere, Piazza delle Erbe, Castello e Palazzo Gonzaga a Revere, Borgata di Revere, Piazza di Asola, Castello e terra di Monzambano, piazza di Sabbionetta (sic), Castiglione delle Stiviere, piazza S. Barbara, Viadana, Quingentole, il Santuario delle Grazie, Commessaggio. Ferrari 263 e 264. Ottimo stato di conservazione, ampi margini e fresco esempl.