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Rilegato. Condición: buono. Un volume in-4°, pp. [12], 522, [18] indice e ultima bianca; frontespizio calcografico. Fascinosa legatura coeva in pergamena floscia con titolo manoscritto al dorso; 46 tavole ottimamente incise a piena pagina incluse nella numerazione del testo, con immagini di fiori, giardini e allegorie. Le stupende figure allegoriche sono disegnate da Guido Reni, Andrea Sacchi e Piero da Cortona. Frontespizio abilmente restaurato, bell'esemplare genuino con le consuete bruniture in alcune carte. Prima edizione del De Florum cultura del gesuita senese Giovanni Battista Ferrari, pubblicato grazie all'aiuto economico del cardinale Francesco Barberini, cui l'opera è dedicata. I rami, come già ricordato, furono disegnati da Piero da Cortona, Guido Reni, Andrea Sacchi, artisti menzionati nella prefazione dall'autore, e incisi da Greuter e Mellan. Una tavola fu delineata e incisa dalla fiorentina Anna Maria Vaiani, corrispondente di Galileo. «Nell'opera s incontrano inoltre brevi descrizioni dei giardini più importanti conosciuti dal Ferrari e di piante di recente introduzione che si trovavano in tali giardini, mai prima trattate (per indicare la corretta coltivazione di alcune piante americane si avvalse dei consigli di due proprietari di giardini romani: Tranquillo Romauli, specialmente, e Giovan Battista Martelletti, che aveva un giardino al Gianicolo); vengono offerti inoltre consigli ed accorgimenti per la composizione di mazzi, ceste e vasi di fiori per l ornamento di interni, e per la conservazione di fiori recisi durante lunghi viaggi. Certamente alcune ricette suggerite sono fantasiose e inapplicabili; un grande sforzo prestò invece il Ferrari al sistema di classificazione delle piante descritte. Le incisioni riguardanti piante e fiori erano ricavate da disegni che provenivano dal Museo cartaceo di Cassiano Dal Pozzo, che il Ferrari non cessa di lodare e ringraziare; il gesuita inserisce nell'opera anche un occasionale lode di Fabri de Peiresc, che pure si interessava di fiori. A riconoscimento dei suoi meriti nel campo della botanica Linneo dedicherà al Ferrari una pianta di origine sudafricana, che chiamò Ferraria» (DBI, s.v. Ferrari, Giovanni Battista).