Descripción
(Bibliotheca seraphico-capuccina, 98), Roma, Istituto Storico dei Cappuccini, 2014, 441 p. ill. + 19 tav. a colori -- Fra Michele da Bergamo ( 1641) condivise l'origine, e l'attività, con artisti lombardi come Bernini, Borromini, Castelli e Fontana. L'intensa attività di costruttore all'interno dei cappuccini attirò l'attenzione di papa Urbano VIII che, nel 1631, lo nominò architetto e sovrintendente per una lunga serie di opere militari, civili e religiose da Castel S. Angelo, alle torri "della spiaggia romana", alle mura di Nettuno, ai palazzi, strade, piazze e giardini del Vaticano, del Quirinale, di Castel Gandolfo, di Monterotondo e di Palestrina, alla fontana di Piazza S. Pietro, a Villa Giulia, a ponte Sisto e ponte Milvio, al Pantheon, a S. Bibiana, Santi Pietro e Marcellino ad duas lauros, Santi Cosma e Damiano, giardino di S. Agnese, S. Anastasia, monastero di S. Caterina della Rosa, Collegio dei Neofiti a S. Maria ai Monti, chiesa e convento di S. Maria di Galloro ad Ariccia, S. Maria del Pozzo, santuario del SS.mo Crocifisso a Nemi, Immacolata Concezione ad Albano, fino al grande convento dell'Immacolata Concezione a Roma. In tutte queste opere fra Michele lasciò il segno di una personalità forte e coerente e della severità della spiritualità cappuccina a segnare una linea del barocco tesa alla comunicazione di valori diversi da quelli imperanti della gloria e del trionfo. La responsabilità del cappuccino risulta dall'esame sistematico e paziente di una lunga serie di registri dove la sua firma appare di solito all'ultimo posto, quasi un semplice revisore, seguita solo da quella di chi eseguiva i pagamenti a nome del papa, mentre a carico suo non si registrano pagamenti poiché, come si legge negli annali dell'Ordine, veniva pagato in "vino e pane". Il libro è arricchito da un'abbondante serie di documenti e di immagini dei luoghi e degli edifici dove il nostro frate architetto e artista ha lavorato. N° de ref. del artículo ca2863
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