Descripción
In Fiorenza, nella stamperia dei Giunti, 1572. In-4° (20,9 cm x 14,4 cm). Pp. (26), 1 c.b., 165 (numerate per errore 153), (3). Ripetute nella numerazione le p. 79-88 e 117-118. Segnatura: [*]-[**]4, [***]6, A-X4. Bianca la c. [***]6. Colophon alla c. X4(R). Bella e solida legatura inglese del XIX sec. in pieno marocchino avana, autore e titolo su doppio tassello in marocchino rosso sul dorso. Grandi capilettera abitati, testatine e finalini xilografici. Carattere corsivo e romano. Marca tipografica dei Giunti, con giglio fiorentino entro cornice figurata, al front. (Z653); al verso dell' ultima carta di colophon, in ovale: un giglio fiorentino sorretto da due putti che poggia su un basamento ed in basso l' iniziale F. con il motto: "Nil candidius" (Z650), vi è anche una nota di possesso manoscritta da mano seicentesca. Ex-libris nobiliare al contropiatto ant. probabilmente inglese. Lievissimo ed insignificante foxing al margine esterno di poche carte e qualche debole alone al margine esterno bianco di alcune delle ultime pp., peraltro esemplare genuino in stato di conservazione generale molto buono. Ottima e stimata edizione del Novellino, curata da Vincenzo Maria Borghini con l' aggiunta di 4 novelle alle 100 della 1° ed., la più celebre fra le raccolte di novelle della letteratura italiana, punto di arrivo della letteratura del Duecento e partenza per la successiva evoluzione trecentesca. Fu anche fonte d' ispirazione per il Boccaccio che, quando compose il Decamerone, ne adattò ben otto alla sua opera. La traduzione testuale ci ha consegnato un testo misterioso di cui non si conoscono con precisione gli autori, la data, il luogo di composizione e la struttura originaria del libro. Il termine Novellino era comparso per la prima volta in una lettera di Giovanni della Casa diretta a Carlo Gualteruzzi che fu il curatore della prima edizione a stampa della raccolta (1° ed. Bologna, 1525) introvabile e di mitica rarità. Derivante da molte fonti, alcune classiche e medievali, ma principalmente francesi e in misura minore provenzali e italiane in questa edizione l' autore ne ha aggiornato l' ortografia. Di notevole interesse filologico è anche da notare che alcune di queste novelle hanno però un forte background inglese, una riguarda il re Giovanni e un' altra, la LXXXI Sir Lancillotto del lago "Qui conta come la Damigella di Scalot morì per Amore di Lancialotto de Lac". Bibliografia: Adams, G-1358; Bacchi della Lega, pp. 34-5; Borromeo, Notizia de Novellieri, pp. 30-1; Brunet, I, 1737; NUC, vol. 424, p. 176; Camerini, II, 16; EDIT16 Online, 47120; Gamba, 687; Gamba, Novelle, pp. 5-6; NUC, VOPapanti, II, p. 16. USTC, 805025. N° de ref. del artículo ABE-1659111636270
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