Descripción
Fabrizo Serra, 2014, pp. 108 con figure in bianco/nero n.t. -- Questa pubblicazione accoglie le ricerche condotte negli ultimi anni su due ambiti distinti: l'esametro omerico e le Olimpiche di Pindaro. Le prime prendono spunto dal rilievo attribuito, nel trattato di metrica greca di Gentili e Lomiento, ai metri kat'enoplion (hemiepe, reiziani, prosodiaci, enopli) ed alla loro vitalità nella storia delle forme metriche arcaiche. La tradizione antica assegna ai prosodiaci (e quindi alle forme connesse degli hemiepe, dei reiziani e degli enopli) una natura ionico-coriambica e non dattilico-anapestica. Il riconoscimento della loro presenza nei nuclei costitutivi dell'esametro ha consentito di definire la natura 'mutante' del verso che, nel corso della sua preistoria, è passato da libere forme 'prosodiache' ad una misura rigorosamente dattilico-anapestica. Il passaggio dell'esametro da forme libere a forme regolate ha comportato anche fenomeni di allungamento di sillabe, che sono oggetto di ulteriori capitoli. La parte pindarica è un prodotto collaterale delle ricerche effettuate per il commento delle Olimpiche 6, 7, 8 e 9, nell'ambito della edizione commentata delle Olimpiche appena stampata per la 'Fondazione Lorenzo Valla'. Sono pubblicate qui alcune osservazioni che integrano in qualche modo le notizie date o che, nei casi controversi, esprimono altri possibili punti di vista. Il commento delle odi pindariche ha posto il problema del testo non solo come insieme di questioni filologiche, linguistiche e storiche, ma anche come sistema linguistico organizzato ai fini della comunicazione letteraria. Rispetto a questa esigenza, alcune riflessioni ruotano attorno al tema del microcontesto e del macrocontesto come orizzonti di riferimento per l'esegesi e l'interpretazione dei singoli passi. Sommario: Premessa. Parte prima. Homerica: Cap. 1. I prosodiaci della tradizione antica e l'origine dell'esametro; Cap. 2. Le 'sofferenze' dell'esametro e la loro 'cura'; Cap. 3. L'abuso degli 'allungamenti' in Omero. Parte seconda. Pindarica: Cap. 1. Note integrative alle Olimpiche di Pindaro: Olimpica 6: 1. Gli Iamidi, indovini di guerra; 2. Atrio della casa/proemio dell'ode; 3. Il [lógos epitáfios] di Adrasto; 4. Il giuramento dell'uomo litigioso; 5. Evadne, trovatella o figlia adottiva di Èpito?; 6. La città di Fesàna; 7. Le viole di Iamo; 8. La voce di Apollo; 9. I due oracoli di Olimpia; 10. La lingua 'affilata'; 11. L'istruttore Enea ed il coro. Olimpica 7: 12. I Diagoridi di Rodi (e gli Eratidi); 13. Rodi colonia dorica o pre-dorica?; 14. Precisazioni sulle vicende di Tlepolemo e sul suo 'caso giudiziario'; 15. L'arte 'mimetica' dei Rodiesi; 16. L'assenza dei Telchini; 17. Le 'colpe' degli Eliadi. Olimpica 8: 18. Il 'peso' degli stranieri; 19. Egina tra 'micenei' e Dori; 20. Le mura di Troia e la loro conquista; 21. Troia e gli Eacidi; 22. Il viaggio di Posidone all'Istmo; 23. La lode dell'allenatore; 24. La polvere del sepolcro. Olimpica 9: 25. Il canto di Archiloco; 26. La nave 'alata'; 27. Pindaro e Simonide; 28. L'eros tra Achille e Patroclo. Cap. 2. Tra filologia e semiologia: A. Premesse teoriche. Le ragioni del testo e del contesto; B. Esempi pratici. La funzione del contesto nell'interpretazione di un testo: Olimpica 6; Olimpica 8; Olimpica 9. Abbreviazioni bibliografiche. N° de ref. del artículo ca1865
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