Descripción
Splendido volume in folio con legatura in piena pergamena con decorazioni e fregi dorati su piatti e dorso. Il volume presenta un antiporta allegorica con Apollo e le muse a cui segue il frontespizio in caratteri rossi e neri con vignetta calcografica raffigurante Venezia. Vi è poi il ritratto in trono di Maria Teresa d Austria inciso da Felice Polanzani; dopo la dedica, segue il privilegio di stampa. Ciascuno dei venti canti ha una propria antiporta incisa da disegno di Piazzetta; ogni canto è preceduto da una testata con motivi pastorali o mitologici che racchiude l argomento e un cul-de-lampe di grandi dimensioni. Capilettera animati in rame. Esemplare genuino di uno dei massimi capolavori dell editoria veneziana settecentesca, completo anche della lista degli associati, spesso assente. Questa celebre edizione della Gerusalemme liberata è stata oggetto di numerosi studi che si sono concentrati sul problema dell esistenza di due tirature della prima edizione o di due diverse edizioni (tutti gli esemplari recano uniformemente la data del 1745), distinte in base al ritratto di Maria Teresa e alle notevoli differenze tra le tavole calcografiche. Ad esempio, l assenza delle dediche ai nobili sotto le antiporte insieme ai relativi stemmi, indica che si tratta della seconda tiratura della Gerusalemme liberata pubblicata dall Albrizzi. Nella seconda, infatti, le dediche sono sostituite da versi del poema o dall argomento del canto). Dagli studi di Francesco Paolo Petronelli e di Denis Ton pubblicati nel catalogo della mostra Tiepolo, Piazzetta, Novelli. L incanto del libro illustrato nel Settecento veneziano (Padova, Musei Civici agli Eremitani e Palazzo Zuckerman) pare che si possano distinguere due edizioni dell opera, di cui la seconda fu probabilmente stampata dallo stesso Albrizzi intorno al 1760; la collazione tra i diversi esemplari, dimostra inoltre «l esistenza di alcune varianti legate alla prima [edizione], sì che il lavoro a cui Albrizzi attese nel corso e dopo la pubblicazione del volume si configura come un vero work in progress» (Denis Ton, Tiepolo, Piazzetta, Novelli …, p. 170). Per il ritratto di Maria Teresa in particolare, «osservando la stampa è evidente che in questo caso si procedette a riutilizzare la lastra originale di Polanzani raschiandone il volto e inserendone uno più adatto all età dell imperatrice» (D. Ton). La presenza di questo secondo stato del ritratto in esemplari con le tavole e le altre incisioni delle prima edizione, come pure quella di esemplari compositi con «tavole, capo pagina e finalini appartenenti alle due diverse edizioni» potrebbe essere giustificata da una pubblicazione relativamente ravvicinata delle edizioni (Francesco Paolo Petronelli, Tiepolo, Piazzetta, Novelli …, p. 37). Tra gli interrogativi ancora aperti resta inoltre l identità degli incisori di entrambe le edizioni. Per la prima edizione è certa la presenza del tirolese Martin Schedl (la sua firma si legge nell argomento del canto settimo e in due prove avanti la lettera, si veda la scheda di Denis Ton nel catalogo della mostra padovana, p. 174), il cui coinvolgimento fu dovuto anche a ragioni di opportunità politica, visto che era un personaggio vicino alla corte viennese. Resta aperta il dubbio sulla paternità dei finalini, dell antiporta, delle iniziali con veduta e della vignetta sul frontespizio. Nonostante il suo pregio, questa edizione costava all epoca otto zecchini (come attesta il fanalino del XX canto) cifra elevata ma non eccessiva per un volume di questo tipo. Per questo motivo il libro era molto diffuso tra bibliofili e collezionisti. N° de ref. del artículo ABE-1686823639158
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