Reseña del editor:
Fonte: Wikipedia. Pagine: 39. Capitoli: Fortunato Depero, Severo Pozzati, Oliviero Toscani, Dante Bighi, Gino Boccasile, Leonardo Sinisgalli, Enzo Baldoni, Daniele Oppi, Leonetto Cappiello, Aleardo Terzi, Erberto Carboni, Guido Masala, Giancarlo Livraghi, Marco Biassoni, Ago Panini, Antonio Boggeri, Dino Villani, Bruno Ballardini, Orlando Orlandi, Tarquinio Sini, Gian Luigi Falabrino, Armando Testa, Aldo Spagnoli, Ennio Meloni, Aleardo Villa, Annamaria Testa, Marcello Dudovich, Marcello Nizzoli, Emanuele Pirella, Vittorio Mancini, Guido De Maria, Leopoldo Metlicovitz, Giovanni Maria Mataloni, Gualtiero Schiaffino, Giovanni Battista Carpanetto, Plinio Codognato, Gavino Sanna, Giuseppe Bacci, Marco Mignani, Paolo Ettorre. Estratto: Fortunato Depero (Fondo, 30 marzo 1892 - Rovereto, 29 novembre 1960) è stato un pittore, scultore e pubblicitario italiano. Nato nel 1892 a Fondo, nella Val di Non, ancora giovanissimo Depero si trasferisce a Rovereto (all'epoca entrambe le cittadine erano territorio dell'Impero austro-ungarico). Qui studia alla Scuola Reale Elisabettina, un istituto d'arte frequentato da molti artisti che in seguito diventeranno protagonisti del panorama culturale italiano del Novecento. Per la città di Rovereto sono anni difficili quelli, perché anche se sotto dominio austriaco, vi sono molti movimenti irredentisti che ne vorrebbero l'annessione all'Italia. Nel 1908 tenta l'iscrizione all'accademia delle belle arti di Vienna, ma viene respinto, così nel 1910 va a lavorare a Torino come decoratore all'esposizione internazionale. Al suo ritorno a Rovereto lavora da un marmista, occupandosi di lapidi funebri. Depero è molto attratto dalla scultura, che caratterizzerà le sue opere future. In particolare questa sua passione per le arti plastiche la si ritroverà nella pittura, "prepotentemente" volumetrica e solidificata. Non solo, ma a tal proposito è forse opportuno ricordare che all'inizio Depero si presentava come scultore. Alla libreria Giovannini espo...
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